Le RSU della Fiom dell'Insiel di Trieste reputano inaccettabili le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e il ridimensionamento degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione guadagni e mobilità). Questa linea politica è stata attuata da un Governo di banchieri intenzionato a smantellare i diritti sul lavoro con la complicità di chi si definisce sindacato, ma purtroppo può soltanto ambire al ruolo di sicario della classe lavoratrice.
Riforma del Lavoro 2012
ecco le novità sull'articolo 18
della legge 300/70
Licenziamenti discriminatori: non cambia la sostanza, già oggi nessun lavoratore può essere licenziato per le sue scelte individuali politiche o religiose.
Licenziamento disciplinare: è previsto il rinvio al giudice che deciderà il reintegro "nei casi gravi”(di dolo da parte del datore di lavoro) o l'indennità con massimo 27 mensilità, soltanto nel caso in cui venga riconosciuto in sede processuale il danno.
Licenziamento economico: è previsto solo l'indennizzo, che va da un minimo di 15 mensilità a un massimo di 27, soltanto nel caso in cui venga riconosciuto il dolo a seguito di una sentenza.
Quindi questa Riforma del Lavoro ha solo lo scopo di poter licenziare liberamente, impedendo il reintegro del lavoratore che ha subito ingiustamente un sopruso in cambio di pochi denari utilizzando la motivazione del licenziamento economico. In quanto questa formula garantisce che il lavoratore non possa essere reintegrato.
A tutti coloro, anche appartenente ad altri sindacati, che siano sinceramente democratici, chiediamo di schierarsi a fianco dei lavoratori e della FIOM - CGIL per contrastare questa ignominia per poterci organizzare per la prossima lotta.
Questa battaglia vogliamo farla
e abbiamo l'obbligo di vincerla!!!
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