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mercoledì 19 marzo 2025

Risultati elezioni RSU-RLS 2025

 

19 marzo 2025

RISULTATI ELEZIONI RSU


Aventi diritto
Votanti
Voti validi
Schede nulle
Schede bianche
411
310
302
3
5


Voti di lista

Denominazione

Voti ottenuti

Delegati eletti

FIM-CISL

130

3

FIOM-CGIL

93

2

UILM-UIL

79

1



Voti dei candidati (in ordine di lista e preferenza)

Nome e cognome

Lista

Numero preferenze

Consolato Pratticò

FIM-CISL

73

Aurelia Ottaviano

FIM-CISL

21

Fabiana Vescovi

FIM-CISL

20

Francesca Cherubini

FIM-CISL

8

Daniele Varin

FIM-CISL

6

Sabina Pugliese

FIOM-CGIL

49

Eva Bartolini

FIOM-CGIL

43

Marco Apollonio

UILM-UIL

37

Ezio Ferraro

UILM-UIL

23

Ricardo Tzantzoglou

UILM-UIL

18

 



RISULTATI ELEZIONI RLS


Aventi diritto
Votanti
Voti validi
Schede nulle
Schede bianche
411
308
300
3
5


Voti di lista

Denominazione

Voti ottenuti

Delegati eletti

FIM-CISL

131

1

FIOM-CGIL

85

1

UILM-UIL

84

1



Voti dei candidati (in ordine di lista e preferenza)

Nome e cognome

Lista

Numero preferenze

Consolato Pratticò

FIM-CISL

49

Aurelia Ottaviano

FIM-CISL

36

Fabiana Vescovi

FIM-CISL

19

Daniele Varin

FIM-CISL

15

Francesca Cherubini

FIM-CISL

9

Sabina Pugliese

FIOM-CGIL

46

Eva Bartolini

FIOM-CGIL

37

Marco Apollonio

UILM-UIL

35

Ezio Ferraro

UILM-UIL

32

Ricardo Tzantzoglou

UILM-UIL

16



Grazie a tutti per il vostro sostegno!

giovedì 2 dicembre 2021

Assemblea FIOM INSIEL di Trieste

venerdì 3 dicembre alle 14:30 si terrà l'assemblea retribuita degli iscritti FIOM Insiel con il seguente ordine del giorno:

  • Situazione aziendale
  • Prossimo rinnovo RSU Insiel
  • Manovra finanziaria, pensioni e mobilitazione FIOM

Ecco il link per partecipare: https://global.gotomeeting.com/join/890835813


mercoledì 24 gennaio 2018

CONFERENZA STAMPA


24 gennaio 2018

Il Piano Industriale Insiel 2018-2021 è causa, per i lavoratori, di dubbi e preoccupazioni per ciò che riguarda il destino attuale e futuro dell’azienda.
Questo nuovo Piano è una continuazione del precedente. E’ fondato sull’assunto che Insiel sia stata una “Software House” e che ora sia necessario trasformarla in un’azienda del genere “System Integrator”.
In realtà tutti noi sappiamo che questo non è vero. Insiel si è sempre occupata di produrre Sistemi Informativi. Questi sono stati utilizzati in ambito Regione FVG, ma non solo. Insiel in particolare ha operato per creare un sistema regionale informatico integrato, capace di interagire e di essere omogeneo.

E quali sono i dubbi e le preoccupazioni dei lavoratori di fronte a questo Piano Industriale?
1) mancanza di strategia di medio-lungo periodo che dica dove questa azienda debba posizionarsi nei prossimi anni. Fin qui l’unica strategia evidente è il taglio dei costi senza alcun obiettivo strategico;
2) mancanza di presenza attiva sul mercato extra-regionale. Con il superamento della legge Bersani è oggi possibile operare anche fuori Regione per una quota pari al 20% del fatturato di Insiel;
3) mancanza di formazione volta ad aumentare la professionalità e la competenza dei lavoratori, vera ricchezza dell’azienda. A questo proposito la “legge Madia” ha fortemente ridotto le possibilità di Formazione e impedisce il ricambio generazionale limitando le assunzioni di personale.

A supporto di queste considerazioni, i lavoratori hanno sottoscritto un documento che ha raccolto oltre 400 firme fra gli oltre 600 dipendenti. Insiel costituisce un patrimonio per tutti i cittadini della Regione: i suoi lavoratori pretendono che la politica regionale, attraverso le proprie strutture, ne valorizzi l’attività nell’interesse di tutti.

Si chiede un nuovo piano industriale che delinei altre strategie e politiche per l'informatica regionale. Che sia incentrato sul territorio e che applichi quanto previsto dalla legge regionale n. 9 del 2011, in cui si definisce il ruolo centrale della Regione FVG nella promozione del proprio territorio, con strategie innovative basate sull’utilizzo intensivo dell’Information and Communications
Technology (ICT).

Un asse portante di questo piano industriale è che Insiel opera mediante 2 tipi di esternalizzazioni: quelle “pure” e quelle "camuffate" dalla cosiddetta "integrazione di sistemi".
A prescindere da come viene chiamata, l'esternalizzazione elevata a sistema porta alla mancanza di investimenti nell'innovazione e nella formazione delle persone in forza all'azienda. Porta ad un progressivo depauperamento di Insiel. Assistiamo quotidianamente ad una perdita di competenze tecnologiche sui servizi e sulle applicazioni dei nostri clienti. I tagli alla Gestione diminuiranno i servizi, in contraddizione con quanto è obbligatorio fare, viste le continue scadenze normative che impongono di produrne di nuovi e specifici, ad alto valore aggiunto e che non possono essere esternalizzati.

La missione di Insiel va rivista con un’idea di crescita. Bisogna aumentare le competenze, reingegnerizzare i processi, ma soprattutto investire sulle persone. Insiel è leader nelle soluzioni tecnologiche per la PA e per la Sanità, può e deve proporre soluzioni in anticipo su AGID, non comportarsi solamente come ”follower” di AGID. E’ opportuno che sia Insiel a suggerire alla Regione FVG i processi utili a ridurre la burocrazia e a migliorare la vita di cittadini, imprese e aziende. Insiel deve esser messa in connessione e collaborare con tutti i centri di ricerca e le istituzioni scientifiche presenti nei parchi scientifici e tecnologici della Regione: pensiamo all’Area di Ricerca di Padriciano, al Sincrotrone, all’ICTP (Centro di Fisica Teorica di Miramare) e alle Università di Udine e Trieste.
E’ ora di finire di ricorrere a consulenze esterne, sostanzialmente inutili oltre che costose. Si utilizzino le competenze interne e le capacità intellettuali delle istituzioni scientifiche succitate per costruire il futuro e produrre innovazione.

Nel corso degli anni Insiel ha subito troppe riorganizzazioni. Queste ultime non hanno sortito particolari effetti se non introdurre ulteriori confusione nella gestione aziendale. Abbiamo continuato a portare risultati perchè tante persone hanno lavorato duramente, non grazie al supporto dell’organizzazione aziendale, ma NONOSTANTE l’organizzazione aziendale.

La Regione tramite Insiel, non solo deve mantenere e tutelare i dati personali dei cittadini, deve avere il controllo delle procedure software che li gestiscono e quindi detenere codice sorgente, procedure e funzionalità. In questo modo è possibile avere la capacità di intervento per modifiche, ottimizzazione, gestione e controllo del sistema informativo e informatico.

Il mercato vuole la sanità gestita da Insiel e la Cartella Clinica è stata messa in gara per un importo pari a 12 ML/€ in 3 anni, mentre si potrebbe fare in Insiel con risorse proprie. Domanda: Insiel conserverà il Dominio oppure i sorgenti saranno di chi vince la gara? In questa seconda ipotesi, Insiel perderà tutta la Sanità dopo decenni in cui la Sanità-Insiel è stata fiore all’occhiello del FVG, invidiata da tutti i leader in Italia. Chi ha voluto la gara per la Cartella Clinica ha commesso uno sbaglio enorme - o magari scientemente ha scelto di spazzare via Insiel dal mercato della Sanità Pubblica - che dev’essere corretto.

Si deve cambiare rotta prima cha la nave Insiel affondi facendo così la felicità di tanti soggetti che proporranno ognuno la propria soluzione come la migliore, salvo poi costare molto di più al contribuente FVG. Si devono internalizzare risorse e si deve aumentare la gestione, non informatizzare l’esistente ma rinnovarlo completamente.
Si guardi alle nuove opportunità e alla possibilità di accordi con altre Regioni, allargando l’Azionariato pubblico e mirando ad aumentare il business nel mercato della P.A.

Si faccia crescere l’indotto in Regione, con nuova occupazione ad alto livello di conoscenze tecnologiche, per impedire l’emigrazione all’estero dei nostri giovani.
Crescere, crescere, crescere, è l’unico modo per fermare il declino e contribuire allo sviluppo del sistema Paese, dove l’Insiel può fornire lo strumento qualitativo per i cittadini della Regione FVG.

La Regione tramite Insiel, non solo deve mantenere e tutelare i dati personali dei cittadini, deve avere il controllo delle procedure software che li gestiscono e quindi detenere codice sorgente, procedure e funzionalità. In questo modo è possibile avere la capacità di intervento per modifiche, ottimizzazione, gestione e controllo del sistema informativo.

Questa è la nostra idea di informatica in Regione FVG e vogliamo confrontarci con tutta la politica per capire se hanno intenzione di condividere la nostra idea di futuro oppure vogliono gettare alle ortiche quarantaquattro anni di innovazione informatica e di competenza.

le Rappresentanze Sindacali Unitarie di INSIEL

lunedì 25 luglio 2016

Comunicato unitario 25 luglio


Trieste, Udine - 25 Luglio 2016
 
Dopo l’ennesima e incomprensibile decisione aziendale di sospendere l’erogazione del contributo a favore dei colleghi che intendono avvalersi della future convenzioni per gli asili nido subordinandole "…all’eventuale ridefinizione del contratto integrativo…",
 
le RSU denunciano per l’ennesima volta

una politica aziendale che, con le nuove disposizioni su Orario di lavoro, Ferie, Asilo nido, Part time, Parcheggi, Politica sui Premi, Sedi di Udine, Polizza Sanitaria (ad oggi nulla è dato sapere circa le decisioni a tal riguardo dell’ultimo CdA) e tutte le altre voci, alimenta il malcontento generale esercitando un atteggiamento pervasivo e autoritario nei confronti dei lavoratori al solo scopo di fare  pressione sulle RSU aziendali.

Le RSU di Insiel ritengono questi atteggiamenti  inadeguati ed inopportuni

ai fini del mantenimento  delle corrette relazioni industriali.

A partire da oggi, pertanto, ogni rapporto con l’Azienda  è interrotto a tempo indeterminato.
 
Per quanto sopra esposto, a questo punto, le RSU ritengono prioritario incontrare la proprietà, come promesso dalla Presidente Serracchiani nel corso dell’incontro del 1 giugno, per avere risposte sulla politica industriale e soprattutto sulle modalità inerenti alla sua attuazione e solo dopo valutare la ripresa delle relazioni industriali.

Le RSU Insiel di Trieste e Udine

giovedì 21 luglio 2016

RISULTATI SCIOPERO


Le RSU Insiel contestano i dati rilevati dall’azienda Insiel S.p.A.
 
La nostra contestazione deriva dal metodo utilizzato dall’azienda per rilevare i dati, ovvero i lavoratori, che non hanno comunicato la loro adesione allo sciopero, sono stati contattati personalmente dall’azienda per chiedere conto di quanto hanno fatto nella giornata dello sciopero.
 
Questo atteggiamento dimostra la volontà dell’azienda di mascherare il malcontento dei lavoratori nei confronti della direzione e della proprietà.
 
Comunque, nonostante il tentativo da parte della direzione aziendale di modificare il risultato dello sciopero, è evidente che il giorno 15 Luglio non erano presenti neppure 200 persone su 442 dipendenti in azienda, determinando una grande adesione, la più alta degli ultimi 10 anni.
 
Le RSU ringraziano i lavoratori per l’alta adesione che impone una riflessione alla Regione e alla direzione riguardo l’organizzazione aziendale e il piano industriale.
Questo sciopero si configura solo come il punto di partenza per nuove azioni di lotta che vedranno la luce in autunno con rinnovato vigore.
 
Le RSU Insiel Trieste

mercoledì 15 giugno 2016

UNIVERSI PARALLELI

 

C’è da un lato l’Azienda che celebra se stessa con un grande dispendio di denaro (affitto di sale prestigiose, trasferte di dipendenti che naturalmente non lavoreranno, buffet o brindisi) e dall’altro i lavoratori, ovvero l’Azienda reale, ai quali viene chiesto di risparmiare su formazione, turn-over, sedi, personale, ecc., e che di tutta questa aria fritta non ne possono più.
 
Nonostante lo stridente e gattopardesco appello al cambiamento, noi percepiamo solo lo stravolgimento della natura di Insiel e lo svilimento delle competenze dei suoi lavoratori e della loro professionalità.
 
Le RSU dicono basta a questa farsa!

Le RSU di Insiel
Udine, Trieste 14 giugno 2016

mercoledì 8 giugno 2016

Sciopero 9 giugno 2016




INCONTRO CON LA PRESIDENTE SERRACCHIANI


 
Trieste, Udine 07 Giugno 2016
 
Mercoledì 1 Giugno si è tenuto l’incontro che avevamo richiesto alla Presidenza della Regione riguardante le problematiche che avevamo evidenziato e condiviso con i lavoratori a più riprese in questi mesi.
All’incontro erano presenti, oltre alla Presidente Serracchiani, anche l’Assessore Panontin e il Presidente Puksic.
In apertura la Presidente si è detta soddisfatta di come Insiel applica il piano industriale, informandoci di come le Direzioni Regionali apprezzino il nuovo dinamismo e in generale il nuovo modo in cui Insiel si interfaccia con loro, affermando di non capire le preoccupazioni esposte dai lavoratori ma dimostrandosi disponibile a recepirle e dove possibile trovare una soluzione.
Dopo l’ esposizione puntuale  da parte della delegazione di quanto contenuto nel documento stilato e approvato dall’ Assemblea dei Lavoratori la presidente ha annotato i punti prendendosi l’impegno, in qualche settimana, di valutarli e rispondere puntualmente ad ogni uno degli stessi.
In particolare ci aspettiamo una risposta su:
  • Definizione dei servizi strategici: ha preso l’impegno di individuare gli stessi (sottolineando che la riposta “potrebbe piacerci oppure no”).
  • Formazione: ha dichiarato che verificherà la possibilità di utilizzare fondi europei destinati alla regione.
  • Organizzazione interna: verificherà con la direzione aziendale il perché di questa ennesima riorganizzazione e la situazione dei passaggi di consegne.
  • Relazioni sindacali: ha annunciato la volontà di imporre all’azienda un maggiore coinvolgimento dei sindacati nelle discussioni.
  • Esternalizzazioni: ha annunciato un approfondimento ribadendo la sua contrarietà all’uso delle esternalizzazioni.
  • Assunzioni: ha precisato che da legge esistono precisi limiti all’ utilizzo di lavoratori in somministrazione (come diversamente comunicato dall’azienda) e verificherà la possibilità di attingere alla disponibilità pubbliche/regionali di lavoratori.
Le RSU, pur esprimendo preoccupazione per certe affermazioni della Presidente, rimangono in attesa di risposte da parte della Proprietà.
Non essendo intervenuti ulteriori elementi atti a modificare l’attuale stato delle relazioni industriali con l’azienda, confermano le azioni fino a qui intraprese a tutela dei lavoratori.
 
Le RSU Insiel

giovedì 19 maggio 2016

Comunicato 18 maggio 2016


Dopo l’ennesima richiesta di chiarimento da parte delle RSU circa la gestione delle ferie, si conferma il metodo adottato dall’Azienda, totalmente iniquo e a discapito di tutti quelli che le ferie le fanno; alle RSU Insiel non resta che stigmatizzare le decisioni unilaterali dell’Azienda, che violano il CCNL e la normativa attuale.

Le RSU sono quindi costrette a confermare

la rottura di ogni qualsivoglia relazione industriale.

La Direzione aziendale perde sempre più credibilità, anche alla luce delle voci di dimissioni da parte della D.G. a tutt’oggi non smentite, sia per la gestione dei rapporti con i lavoratori, sia per la gestione dell’organizzazione interna del lavoro, sia per la fallimentare implementazione del piano industriale (già di per sé discutibile).

Le RSU denunciano con forza il teatrino messo in piedi dal presidente Puksic che, usando l’Azienda per i propri fini personali, veicola risorse e mezzi verso attività inutili e al di fuori della mission aziendale.
Le iniziative che si sono accavallate in questi mesi, tutte di facciata (un inutile ed inutilizzato social network aziendale, i corsi sui social network, We Change Insiel, Internet Day, Totem, etc.….), mirano a buttare fumo negli occhi ai lavoratori distraendoli dai reali problemi aziendali:
  • Assenza di progettualità indipendente dalla proprietà Regione.
  • Mancanza di un piano formativo.
  • Disastrosa organizzazione interna del lavoro.
  • Perdita di Know How a seguito di un mancato passaggio di consegne.
  • Esternalizzazione dello sviluppo software, da sempre attività core di Insiel.
  • Mancanza di investimenti in ricerca e sviluppo
 
Le RSU Insiel

mercoledì 27 aprile 2016

Lettera alla Presidenza della Regione

Il Piano Industriale Insiel 2014-2017 mediante il quale la Regione si prefigge l’obiettivo di rilanciare l’Azienda, considerata strategica e strumento indispensabile per mettere in atto le importanti riforme che ha predisposto per gli Enti Locali e la Sanità, suscita ancora parecchie perplessità e preoccupazioni nei lavoratori.

A metà del suo percorso non sono stati ancora definiti, in maniera chiara ed esaustiva, i prodotti e i servizi che fanno parte del core-business e si presume, visti l'indecisione e la mancanza di risposte della Direzione aziendale, che non ci sia una strategia definita che consenta tale operazione in tempi brevi.

A oggi l’unico punto del Piano Industriale messo in atto sembra essere quello relativo all'art.4 della Legge Fornero con i trentadue pre-pensionamenti del 2015, senza peraltro aver predisposto un adeguato ed efficace piano di passaggio di consegne.

Ciò è causa di un evidente impoverimento del know-how aziendale e rischia di produrre rilevanti problemi sulla continuità dell’erogazione dei servizi in essere e di mettere in serio pericolo la buona riuscita dei servizi a sostegno delle riforme strategiche Regionali.

In questo quadro di depauperamento di competenze tecniche, l'Azienda fa apparire come inevitabile il ricorso a esternalizzazioni, che oltre ad essere onerose, non garantiscono risultati soddisfacenti nell'erogazione e nella qualità dei servizi, come già verificatosi in diverse occasioni.

Le esternalizzazioni, con affidamento ad aziende terze, della realizzazione dei prodotti sottostanti ai servizi, drenano risorse economiche dirottandole da Insiel ad aziende che spesso non operano sul territorio e non danno garanzie sulla gestione post-realizzazione dei servizi, accollando ad Insiel gli oneri e tenendosi per sé i profitti e il know how.

Non è stato presentato alcun progetto di riqualificazione del personale e gli unici progetti formativi riguardano l’uso dei social network, sicurezza dati e qualche corso limitatamente ad alcuni profili professionali.

Questa situazione sta portando ad un impoverimento dell’offerta di Insiel a tutto vantaggio di soggetti terzi concorrenti, con possibili pericolosissime ricadute sui livelli occupazionali aziendali. Una simile prospettiva è negativa non soltanto per l'Azienda e i suoi lavoratori, ma darà un’immagine negativa a tutta la Regione che dovrà rinunciare a una delle più importanti aziende nel campo dell'ICT.

Una strategia regionale che non può che destare perplessità e malumori nei lavoratori che ritengono più opportuno un vero rilancio dell'azienda con il recupero delle competenze tecniche e di know how disperse anche nelle precedenti sciagurate amministrazioni.

I lavoratori di Insiel riuniti in assemblea il 13 aprile 2016, condividendo tutto quanto sopra espresso, chiedono attraverso i loro rappresentanti sindacali che sia richiesta alla proprietà REGIONE FVG una verifica puntuale dell’attuazione del Piano Industriale e che siano chiariti percorsi e strategie regionali riguardo all’azienda Insiel.

I lavoratori altresì chiedono che venga rilanciata seriamente l’occupazione in Insiel con una forte opera di inserimento di nuovi profili nella società (che vada aldilà del turnover 1:2 previsto con la legge Fornero  che recenti interviste dei vertici aziendali danno per acquisito, sia in uscita che in entrata, ma che ad oggi, nei numeri, risulta ben lungi dall’essere realizzato) che possano apportare le energie per fare di Insiel il motore digitale del territorio e l’azienda leader nella PA.

In attesa di un vostro riscontro, si porgono
Cordiali Saluti.

RSU Insiel di Trieste e Udine

giovedì 17 dicembre 2015

Comunicato relativo al meeting aziendale

NESSUNO REMA CONTRO IL CAMBIAMENTO
ECCO LE PRIORITÀ

CAMBIAMO modo di lavorare
con interventi pianificati e non in perenne emergenza

CAMBIAMO il tipo di formazione
Deve essere tecnica e diffusa per rispondere ai continui aggiornamenti tecnologici

AFFIANCHIAMO i giovani ai colleghi più esperti
sì alla condivisione del know how

RINNOVIAMO il rapporto con le persone che LAVORANO in Regione
A richieste chiare e precise risposte tecniche e puntuali

TRASFORMIAMO il sistema premiante
Il premio al valore del GRUPPO non solo alla persona di riferimento

Le RSU FIOM Insiel Trieste

mercoledì 11 novembre 2015

NOTE CRITICHE SULLA PIATTAFORMA FIOM

Punto per punto, alcune riflessioni su quel che non va della Piattaforma FIOM 2016, tralasciando per lo più quel che altri hanno già detto.

di Lorenzo Mortara


Nuovismo – La prima cosa che colpisce della PIATTAFORMA FIOM per il RINNOVO del CONTRATTO DEI METALMECCANICI 2016, è la voglia di novità e di sperimentazione contrattuale. Tutto il preambolo è un unico peana in onore del rinnovamento. Peccato che anche Federmeccanica, non parli d’altro che di rinnovare l’assetto contrattuale. Questo vizio di ammiccare alla controparte con le stesse parole, ben sapendo che le lingue sono diverse, ha già prodotto disastri nel recente passato. Chi non ricorda che Landini fu il primo ad aprire a Renzi? Il metodo era lo stesso: il Berluschino del PD voleva cambiare l’Italia, e anch’io, disse il nostro Leader, lo voglio, perché nessuno più dei lavoratori vuole cambiare questo Paese. Sperava così di diventarne un interlocutore privilegiato. Divenne solo un giocattolo nelle sue mani. Possibile che dobbiamo fare un’altra volta la figura dei fessi? Così come Renzi vuole cambiare in peggio il Paese, e Landini in meglio, almeno per i lavoratori, alla stessa maniera l’innovazione contrattuale di Federmeccanica è lo smantellamento del Contratto Nazionale, l’innovazione della Fiom è invece il suo rafforzamento. Sono due cose opposte e inconciliabili, perché quando due discorsi vaghi e generici sul rinnovamento contrattuale si incontrano, tra i due prevale sempre quello più forte. Esattamente come l’apertura a Renzi sul cambiamento del Paese, non ha sortito altro che l’uso strumentale di Landini come copertura delle sue politiche antioperaie. La colpa non è di Renzi, ma di Landini che l’ha continuamente promosso, portandolo in palma di mano per un paio di mesi, anziché smascherarlo subito senza pietà. La Piattaforma ripete lo stesso errore col profondo rinnovamento contrattuale…

 

lunedì 6 luglio 2015

Accordo raggiunto!!!!

Nel pomeriggio di oggi abbiamo raggiunto un accordo con l'Azienda che, secondo il nostro giudizio, racchiude e riunisce le richieste e le tutele per chi accede al prepensionamento, per chi viene assunto e per chi continua a lavorare all'Insiel.

Comunque L'ultima parola sarà dei lavoratori che esprimeranno il loro giudizio.
chi ha la necessità dei ricevere i testi o delucidazioni può contattarci fiom.insiel@gmail.com 

L'assemblea dei dipendenti dell'insiel di Trieste si svolgerà giovedì 9 luglio alle ore 15.30 presso la mensa.


mercoledì 1 luglio 2015

Incontro Insiel

Oggi la delegazione sindacale si è riunita in direzione per la trattativa sulla mobilità senza la presenza della direttrice generale.
La discussione si è protratta con discreto successo fino al momento della scoperta da parte nostra della ritira unilaterale da parte dell’azienda dell’offerta precedentemente formulata.
La trattativa riprenderà solo alla presenza della direttrice  generale dott. Filippini che si era fatta garante di tutti i termini dell’accordo.
La FIOM Trieste contatterà la direttrice nella speranza di proseguire l’accordo sulla basi precedentemente date.
L’accordo non fornisce attualmente le necessarie garanzie che la FIOM Trieste richiede per i nuovi lavoratori entranti e per i lavoratori i uscita.


Le RSU e la Segreteria Fiom Trieste

venerdì 15 maggio 2015

incontro con DG e legge Fornero

 ieri abbiamo avuto il secondo incontro con la DG Filippini.

Nell'incontro ci è stato comunicato che:
·         anticiperanno l'erogazione del Premio di Risultato a maggio. L'erogazione del premio non sarà detassato (differentemente degli anni precedenti) in quanto non è stata promulgata ancora la legge.
·         Hanno risolto la carenze di personale nel reparto del ced con assunzione di personale somministrato (interinali).
·         Il support center verrà svolto dall'Insiel e la Regione ha deciso di continuare a “finanziare” Insiel mercato esternalizzando il servizio di secondo livello.

Per la DG questi argomenti non prevedono la discussione e tanto meno la trattativa, ma solo comunicazione.

Alla scadenza dell'ora concessa alle Rappresentanze Sindacali la DG e tutta la delegazione aziendale è uscita dalla stanza dicendo che avevano altri impegni.

In serata abbiamo ricevuto la seguente mail (documento in allegato):

 ####################################################
Oggetto:

Accordo L. 92/2012

Data:

Thu, 14 May 2015 18:41:16 +0200

Mittente:

Boscarol Paolo - Insiel

A:

RSU ,

CC:

Filippini Maria Grazia , Valerii Luca , Ragogna Daniele



Gentili,

a seguito dell’incontro odierno, durante il quale non è stato possibile discutere dell’accordo relativo alla c.d. legge Fornero, riteniamo opportuno e necessario trasmettervi in allegato la bozza del documento che intendevamo sottoporre alla vostra gentile attenzione.

Considerata la crescente aspettativa dei Colleghi interessati all’adesione e la frequente loro richiesta di aggiornamenti in merito al raggiungimento del necessario accordo tra le parti, più volte a noi manifestata nelle ultime settimane, riteniamo urgente un vostro riscontro sui contenuti del documento proposto.

Siamo pertanto a chiedervi di farci pervenire i vostri commenti sul testo in allegato entro il 21 maggio p.v.

In caso di mancata risposta, successivamente a tale data, l’Azienda si sentirà libera di comunicare ai Colleghi il mancato raggiungimento dell’accordo in oggetto.

Certi della vostra attenzione, porgiamo un cordiale saluto.

dott. Paolo Boscarol

Responsabile Contratti e Relazioni Industriali
Direzione Risorse Umane

 ####################################################

considerazioni:
Premettendo che tutta la delegazione sindacale vuole riuscire a siglare l'accordo per dar modo ai colleghi, che hanno la possibilità, di accedere alla pensione è altresì vero che non è possibile prescindere l'accordo dal futuro dell'azienda.


In data 15 aprile le RSU unitariamente hanno spedito alla direzione aziendale il seguente comunicato:


Accordo Legge n. 92 2012 (Legge Fornero)

Prima di procedere è necessario raggiungere intesa su:

·         CED – inserimento di personale con un contratto che garantisca la continuità. Quello somministrato, oltre ai maggiori costi in sé, comporta il rischio di non poter confermare la risorsa al termine del contratto, e quindi perdere tutto il bagaglio formativo investito su di essa.

·         Support Center – verifica del personale inserito nel servizio e considerazione riguardo il precedente affidamento diretto d'attività. L’attivazione di tale servizio, che ha un fortissimo impatto nell’opinione che l’utenza ha della nostra Azienda, deve tener conto che le professionalità richieste sono quasi tutte in Insiel Mercato (tranne una lavoratrice appena rientrata), e che per poter svolgere tale lavoro sia necessaria una motivazione (volontarietà) e un chiaro inquadramento economico, visto che il Call Center risponde con orario 8-19 da lunedì a venerdì e 8-14 il sabato.

·         Modalità d'inserimento di 50 lavoratori a fronte delle uscite previste dall'accordo sulla Legge Fornero (rifiuto del precariato)

·         Tutela delle sedi minori e continuità del presidio del territorio



Reputiamo che questi siano vincoli di buon senso.
Ebbene, l'azienda vuole fare una forzatura tentando di dividere i dipendenti Insiel mettendo i lavoratori che hanno la possibilità di andare in pensione contro i lavoratori che restano in Insiel imponendo con il ricatto ai rappresentanti dei lavoratori la firma di un accordo che parla di esuberi senza poter neppure introdurre dei punti di mediazione.

La nostra volontà, come RSU della Fiom di Trieste è di indire unitariamente un'assemblea generale dei lavoratori. Vi comunichiamo che le RSU, sempre unitariamente hanno fatto una richiesta d'incontro alla prima commissione della Regione FVG sulla situazione dell'Insiel.

mercoledì 8 aprile 2015

lunedì 16 febbraio 2015

alla Presidente Debora Serracchiani



Le lavoratrici e i lavoratori dell'Insiel di Trieste, riuniti in assemblea il 12 febbraio 2015, ravvisando la fragilità e l'inadeguatezza del Piano Industriale 2014-2017, anche a fronte delle ultime correzioni avanzate dall'Assessore Panontin, proclamano lo stato di agitazione e richiedono la Sua esclusiva partecipazione ad una assemblea di lavoratori in Insiel.

Si ritiene necessario un confronto diretto al fine di chiarire e approfondire la vision imposta ad Insiel S.p.a. dalla Regione FVG,  in nome e per conto di un rilancio e nell'ottica di una innovazione nel settore informatico dell'azienda che riveste fin dalla sua nascita un ruolo pubblico .

In particolare i lavoratori vogliono approfondire i seguenti argomenti connessi al futuro dell'azienda:

- cambio di mission da Software House a Service Providing;

- cessione degli sviluppi del software Sanità ed Ascot a favore di aziende private con relativo finanziamento pubblico;

- licenziamento dei ricorrenti di Insiel Mercato, per mancato rientro in servizio, nonostante l'Insiel sia già ricorsa in appello alla sentenza di primo grado risultata favorevole ai ricorrenti.
  
In attesa di un Suo positivo riscontro entro il prossimo 25 febbraio 2015, i lavoratori si asterranno da iniziative di protesta.


RSU FIM, UILM e FIOM di Trieste e le rispettive OO.SS.
 
*
La risposta della Presidente 



Riscontro la vostra mail odierna.
In relazione alla richiesta formulatami non ho evidentemente alcun problema a ragionare con i lavoratori del piano industriale, della questione sanità e dei licenziamenti dei ricorrenti.
Ritengo però che essendo stata avviata una trattativa a livello regionale con le segreterie di Cgil Cisl e Uil, vi sia la necessità di procedere in questa direzione e solo all’esito di questa trattativa incontrare i lavoratori.
Naturalmente ci tengo a ribadire l’assoluta priorità da parte della Regione nel considerare Insiel un asset regionale prezioso, cui affidare la gestione delicata delle riforme che sono state intraprese da questa Amministrazione e le azioni di rilancio già indicate nel piano industriale.
La trattativa in corso e il dialogo comunque avviato anche con l’intervento dell’Assessore delegato auspico potranno essere anche l’occasione per un miglioramento e rafforzamento delle relazioni sindacali.
Di un tanto informo le segreterie regionali e l’Assessore Panontin che mi leggono in copia.
Cordiali saluti,

Debora Serracchiani