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lunedì 25 luglio 2016

Comunicato unitario 25 luglio


Trieste, Udine - 25 Luglio 2016
 
Dopo l’ennesima e incomprensibile decisione aziendale di sospendere l’erogazione del contributo a favore dei colleghi che intendono avvalersi della future convenzioni per gli asili nido subordinandole "…all’eventuale ridefinizione del contratto integrativo…",
 
le RSU denunciano per l’ennesima volta

una politica aziendale che, con le nuove disposizioni su Orario di lavoro, Ferie, Asilo nido, Part time, Parcheggi, Politica sui Premi, Sedi di Udine, Polizza Sanitaria (ad oggi nulla è dato sapere circa le decisioni a tal riguardo dell’ultimo CdA) e tutte le altre voci, alimenta il malcontento generale esercitando un atteggiamento pervasivo e autoritario nei confronti dei lavoratori al solo scopo di fare  pressione sulle RSU aziendali.

Le RSU di Insiel ritengono questi atteggiamenti  inadeguati ed inopportuni

ai fini del mantenimento  delle corrette relazioni industriali.

A partire da oggi, pertanto, ogni rapporto con l’Azienda  è interrotto a tempo indeterminato.
 
Per quanto sopra esposto, a questo punto, le RSU ritengono prioritario incontrare la proprietà, come promesso dalla Presidente Serracchiani nel corso dell’incontro del 1 giugno, per avere risposte sulla politica industriale e soprattutto sulle modalità inerenti alla sua attuazione e solo dopo valutare la ripresa delle relazioni industriali.

Le RSU Insiel di Trieste e Udine

mercoledì 8 giugno 2016

Sciopero 9 giugno 2016




INCONTRO CON LA PRESIDENTE SERRACCHIANI


 
Trieste, Udine 07 Giugno 2016
 
Mercoledì 1 Giugno si è tenuto l’incontro che avevamo richiesto alla Presidenza della Regione riguardante le problematiche che avevamo evidenziato e condiviso con i lavoratori a più riprese in questi mesi.
All’incontro erano presenti, oltre alla Presidente Serracchiani, anche l’Assessore Panontin e il Presidente Puksic.
In apertura la Presidente si è detta soddisfatta di come Insiel applica il piano industriale, informandoci di come le Direzioni Regionali apprezzino il nuovo dinamismo e in generale il nuovo modo in cui Insiel si interfaccia con loro, affermando di non capire le preoccupazioni esposte dai lavoratori ma dimostrandosi disponibile a recepirle e dove possibile trovare una soluzione.
Dopo l’ esposizione puntuale  da parte della delegazione di quanto contenuto nel documento stilato e approvato dall’ Assemblea dei Lavoratori la presidente ha annotato i punti prendendosi l’impegno, in qualche settimana, di valutarli e rispondere puntualmente ad ogni uno degli stessi.
In particolare ci aspettiamo una risposta su:
  • Definizione dei servizi strategici: ha preso l’impegno di individuare gli stessi (sottolineando che la riposta “potrebbe piacerci oppure no”).
  • Formazione: ha dichiarato che verificherà la possibilità di utilizzare fondi europei destinati alla regione.
  • Organizzazione interna: verificherà con la direzione aziendale il perché di questa ennesima riorganizzazione e la situazione dei passaggi di consegne.
  • Relazioni sindacali: ha annunciato la volontà di imporre all’azienda un maggiore coinvolgimento dei sindacati nelle discussioni.
  • Esternalizzazioni: ha annunciato un approfondimento ribadendo la sua contrarietà all’uso delle esternalizzazioni.
  • Assunzioni: ha precisato che da legge esistono precisi limiti all’ utilizzo di lavoratori in somministrazione (come diversamente comunicato dall’azienda) e verificherà la possibilità di attingere alla disponibilità pubbliche/regionali di lavoratori.
Le RSU, pur esprimendo preoccupazione per certe affermazioni della Presidente, rimangono in attesa di risposte da parte della Proprietà.
Non essendo intervenuti ulteriori elementi atti a modificare l’attuale stato delle relazioni industriali con l’azienda, confermano le azioni fino a qui intraprese a tutela dei lavoratori.
 
Le RSU Insiel

mercoledì 27 aprile 2016

Lettera alla Presidenza della Regione

Il Piano Industriale Insiel 2014-2017 mediante il quale la Regione si prefigge l’obiettivo di rilanciare l’Azienda, considerata strategica e strumento indispensabile per mettere in atto le importanti riforme che ha predisposto per gli Enti Locali e la Sanità, suscita ancora parecchie perplessità e preoccupazioni nei lavoratori.

A metà del suo percorso non sono stati ancora definiti, in maniera chiara ed esaustiva, i prodotti e i servizi che fanno parte del core-business e si presume, visti l'indecisione e la mancanza di risposte della Direzione aziendale, che non ci sia una strategia definita che consenta tale operazione in tempi brevi.

A oggi l’unico punto del Piano Industriale messo in atto sembra essere quello relativo all'art.4 della Legge Fornero con i trentadue pre-pensionamenti del 2015, senza peraltro aver predisposto un adeguato ed efficace piano di passaggio di consegne.

Ciò è causa di un evidente impoverimento del know-how aziendale e rischia di produrre rilevanti problemi sulla continuità dell’erogazione dei servizi in essere e di mettere in serio pericolo la buona riuscita dei servizi a sostegno delle riforme strategiche Regionali.

In questo quadro di depauperamento di competenze tecniche, l'Azienda fa apparire come inevitabile il ricorso a esternalizzazioni, che oltre ad essere onerose, non garantiscono risultati soddisfacenti nell'erogazione e nella qualità dei servizi, come già verificatosi in diverse occasioni.

Le esternalizzazioni, con affidamento ad aziende terze, della realizzazione dei prodotti sottostanti ai servizi, drenano risorse economiche dirottandole da Insiel ad aziende che spesso non operano sul territorio e non danno garanzie sulla gestione post-realizzazione dei servizi, accollando ad Insiel gli oneri e tenendosi per sé i profitti e il know how.

Non è stato presentato alcun progetto di riqualificazione del personale e gli unici progetti formativi riguardano l’uso dei social network, sicurezza dati e qualche corso limitatamente ad alcuni profili professionali.

Questa situazione sta portando ad un impoverimento dell’offerta di Insiel a tutto vantaggio di soggetti terzi concorrenti, con possibili pericolosissime ricadute sui livelli occupazionali aziendali. Una simile prospettiva è negativa non soltanto per l'Azienda e i suoi lavoratori, ma darà un’immagine negativa a tutta la Regione che dovrà rinunciare a una delle più importanti aziende nel campo dell'ICT.

Una strategia regionale che non può che destare perplessità e malumori nei lavoratori che ritengono più opportuno un vero rilancio dell'azienda con il recupero delle competenze tecniche e di know how disperse anche nelle precedenti sciagurate amministrazioni.

I lavoratori di Insiel riuniti in assemblea il 13 aprile 2016, condividendo tutto quanto sopra espresso, chiedono attraverso i loro rappresentanti sindacali che sia richiesta alla proprietà REGIONE FVG una verifica puntuale dell’attuazione del Piano Industriale e che siano chiariti percorsi e strategie regionali riguardo all’azienda Insiel.

I lavoratori altresì chiedono che venga rilanciata seriamente l’occupazione in Insiel con una forte opera di inserimento di nuovi profili nella società (che vada aldilà del turnover 1:2 previsto con la legge Fornero  che recenti interviste dei vertici aziendali danno per acquisito, sia in uscita che in entrata, ma che ad oggi, nei numeri, risulta ben lungi dall’essere realizzato) che possano apportare le energie per fare di Insiel il motore digitale del territorio e l’azienda leader nella PA.

In attesa di un vostro riscontro, si porgono
Cordiali Saluti.

RSU Insiel di Trieste e Udine

lunedì 16 febbraio 2015

alla Presidente Debora Serracchiani



Le lavoratrici e i lavoratori dell'Insiel di Trieste, riuniti in assemblea il 12 febbraio 2015, ravvisando la fragilità e l'inadeguatezza del Piano Industriale 2014-2017, anche a fronte delle ultime correzioni avanzate dall'Assessore Panontin, proclamano lo stato di agitazione e richiedono la Sua esclusiva partecipazione ad una assemblea di lavoratori in Insiel.

Si ritiene necessario un confronto diretto al fine di chiarire e approfondire la vision imposta ad Insiel S.p.a. dalla Regione FVG,  in nome e per conto di un rilancio e nell'ottica di una innovazione nel settore informatico dell'azienda che riveste fin dalla sua nascita un ruolo pubblico .

In particolare i lavoratori vogliono approfondire i seguenti argomenti connessi al futuro dell'azienda:

- cambio di mission da Software House a Service Providing;

- cessione degli sviluppi del software Sanità ed Ascot a favore di aziende private con relativo finanziamento pubblico;

- licenziamento dei ricorrenti di Insiel Mercato, per mancato rientro in servizio, nonostante l'Insiel sia già ricorsa in appello alla sentenza di primo grado risultata favorevole ai ricorrenti.
  
In attesa di un Suo positivo riscontro entro il prossimo 25 febbraio 2015, i lavoratori si asterranno da iniziative di protesta.


RSU FIM, UILM e FIOM di Trieste e le rispettive OO.SS.
 
*
La risposta della Presidente 



Riscontro la vostra mail odierna.
In relazione alla richiesta formulatami non ho evidentemente alcun problema a ragionare con i lavoratori del piano industriale, della questione sanità e dei licenziamenti dei ricorrenti.
Ritengo però che essendo stata avviata una trattativa a livello regionale con le segreterie di Cgil Cisl e Uil, vi sia la necessità di procedere in questa direzione e solo all’esito di questa trattativa incontrare i lavoratori.
Naturalmente ci tengo a ribadire l’assoluta priorità da parte della Regione nel considerare Insiel un asset regionale prezioso, cui affidare la gestione delicata delle riforme che sono state intraprese da questa Amministrazione e le azioni di rilancio già indicate nel piano industriale.
La trattativa in corso e il dialogo comunque avviato anche con l’intervento dell’Assessore delegato auspico potranno essere anche l’occasione per un miglioramento e rafforzamento delle relazioni sindacali.
Di un tanto informo le segreterie regionali e l’Assessore Panontin che mi leggono in copia.
Cordiali saluti,

Debora Serracchiani
 

 

lunedì 29 settembre 2014

Comunicato delle RSU



ATTENZIONE  :

Si fa presente che tale attività può essere svolta solo FUORI ORARIO DI LAVORO, quindi gli interessati PRIMA DI ANDARE in saletta RSU dovranno timbrare l'uscita dall'azienda come per le assemblee fuori orario.

martedì 23 settembre 2014

Audizione del presidente di Insiel sul nuovo piano industriale in prima commissione consiliare - resoconto da Twitter fiom insiel

(dal basso in alto)

*

[L'incontro è terminato]

Pozza: "si cercherà un tavolo di incontro ad personam per tutelare i dipendenti che devono restituire più soldi, esprimo piena solidarietà"

Pozza: "La posizione aziendale sul recupero delle quote è che non ci sono condizioni per fare diversamente"

Panontin: "A nostro giudizio non c'era modo di evitare il recupero dei soldi e non è un argomento più in discussione"

Panontin "mi piacerebbe pensare che al termine del triennio noi fossimo in grado di dire agli enti locali di diventare partner e non clienti"

Panontin: "In Insiel negli ultimi 6 mesi c'è stata una riduzione di costi di 2 milioni e mezzo"

Panontin: "Massima autonomia manageriale della società. Chiediamo al dottor Pozza di rispondere con i numeri"

Panontin: "Riordino di governance della regione a ruota dopo quello di Insiel"

Panontin: "Dobbiamo fare un patto molto chiaro con gli eell: se decidono di usare prodotti esterni se li devono pagare da soli"

Panontin: "la digitalizzazione distrugge posti di lavoro e ne crea altri, Pozza risponde ad un efficientemente della società"

Riccardi: "Non vorrei si passasse da un monopolio statale ad un monopolio privato"

Riccardi (pdl) : "Non so quante aziende siano in grado di offrire un servizio come quello che Insiel offre alla sanità"

Tondo (gr. misto) : "Ha senso che noi lasciamo questa società a competere con le piccole aziende o facciamo crescere l'autoimprenditoria locale?"

[AIA = Accordo Integrativo Aziendale]

Bianchi: "Vorrei conoscere anche la versione dell'azienda in merito, per sapere se è vero che la questione può essere risolta tramite AIA"

Bianchi: "Come si può mantenere in Insiel dei buoni rapporti se ci sono delle questioni aperte come quella del recupero dei soldi?"

Bianchi: "Messa a posto Insiel come sarà messa a posto la regione?"

Elena Bianchi (M5S) : "Trovo una buona idea spostare il focus di Insiel a centro servizi, mi chiedo come la regione si interfaccerà con l'Insiel"

[Il presidente Pozza ha concluso la sua presentazione]

Pozza: "L'azienda è disunita al suo interno e deve ritrovare la collaborazione"

Pozza : "Coordinamento con le strutture ICT DELLA regione che si occupano della sanità"

Pozza: "Processo di revisione per i sistemi core dell'azienda ormai tecnologicamente obsoleti"

Pozza : 35 milioni di euro investiti nei prossimi anni per portare i 30 megabit a tutti e i 100 megabit ad almeno il 50% dei cittadini della regione

Pozza : "Cittadino al centro della nostra azione di programma"

Pozza : "L'azienda è rimasta agli anni 80 per quanto riguarda i processi interni"

Pozza: "L'Insiel non può più pensare di fare tutto da sola. L'azienda deve in primis diventare un centro servizi"

Pozza: "Non possiamo pensare che i nostri servizi costino di più di altre aziende presenti sul mercato"

Pozza: "Ho visto in azienda quella capacità di reazione che mi fa pensare che sarà in grado di recepire questo cambiamento"

Pozza: "Ho speso il mio primo semestre cercando di capire la realtà informatica territoriale"

Le linee guida preparate da Insiel rispecchiano quanto richiesto dalla regione

Insiel viene definita una "sartoria informatica artigianale" dall'assessore Paolo Panontin

[Siamo in diretta dalla sala stampa del consiglio regionale]