giovedì 15 settembre 2011

Fiat. Landini e Airaudo (Fiom): “La sentenza del Tribunale di Torino cancella il tentativo dell'Azienda di escludere chi dissente dalle sue fabbriche. Confermiamo la nostra intenzione di procedere con le cause individuali”

Il Segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, e il Segretario nazionale e responsabile del settore Auto, Giorgio Airaudo, hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione congiunta.
“La Fiat è stata condannata per attività antisindacale. Le motivazioni della sentenza depositate stamani al Tribunale di Torino confermano che il comportamento tenuto dalla Fiat a Pomigliano configura un abuso di diritto, anche in riferimento a normative europee, e produce un'attività antisindacale nei confronti della Fiom che va rimossa per rispetto da quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori.”
“L'obiettivo della Fiat di escludere la Fiom, i suoi delegati e i lavoratori che dissentono è fallito. In Italia non è possibile eliminare la libertà sindacale.”
“Manteniamo un diverso parere in riferimento alla violazione dell'art. 2112 sul trasferimento d'impresa e alla validità per tutti i lavoratori dell'accordo di Pomigliano quale sostitutivo del contratto nazionale. Su questo punto confermiamo l'intenzione di procedere con cause individuali e ci riserviamo, sentito il nostro collegio di legali, di impugnare questa parte della sentenza.”
“Mentre ancora non conosciamo l'intero piano industriale di Fabbrica Italia, la Fiat conferma la sua intenzione di chiudere stabilimenti nel nostro Paese, a partire da quello di Termini Imerese e dell'Irisbus di Grotta Minarda. L'Azienda mantiene la volontà di cancellare diritti e scarica le sue incertezze sulla cassa integrazione dei lavoratori. Inoltre, il mancato accordo con i sindacati statunitensi di queste ore, dimostra l'allergia dell'ad Sergio Marchionne a rapportarsi ai sindacati quando questi non sono disposti a dire solo di sì.”

Fiom-Cgil/Ufficio


Nessun commento: