Il Direttivo Cgil di domani dovrà decidere una svolta rispetto alle scelte di questi mesi dell’organizzazione, in sintonia con tutte e tutti coloro che sono scesi in lotta e che vogliono continuare a mobilitarsi. Diciamo un no grande come una casa alla proposta di Bonanni di accettare il decreto e addolcirlo e chiediamo invece il ritiro della firma Cgil, sia dall’accordo del 28 giugno che dal documento delle parti sociali. O c’è questa svolta oppure nella Cgil si alzerà forte la voce del dissenso rispetto all’atteggiamento ondivago e contraddittorio sinora assunto dal gruppo dirigente, atteggiamento totalmente inadeguato alla gravità dell’attacco che subisce il mondo del lavoro.
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