“Ci giunge notizia dallo stabilimento di Pomigliano che l’Azienda, attraverso i suoi ‘capi’, stia organizzando una marcia, a favore dell’intesa separata sottoscritta il 15 giugno, a cui tutti i lavoratori sono ‘invitati’ a partecipare. Emergono le peggiori tradizioni della Fiat che ripropone, a distanza di trent’anni, una marcia dei 40mila in sedicesimo.”
“Del resto, ci risulta che in queste ore viene impedito l’accesso allo stabilimento per i soli delegati Fiom della linea 147 (che in questi giorni non lavora), mentre non avviene altrettanto per i delegati delle altre Organizzazioni sindacali. Così come ci risulta che, dal momento che le Organizzazioni che hanno sottoscritto l’accordo non hanno organizzato assemblee per illustrarne i contenuti, per la giornata di lunedì (in cui non è prevista la ripresa di attività produttiva), l’Azienda stia invitando i lavoratori a presentarsi ‘volontariamente’ in stabilimento affinché possa provvedere essa stessa a tale adempimento.”
“La Fiom denuncia queste cose all’opinione pubblica e riconferma l’orientamento assunto a tutti i livelli dell’Organizzazione: il referendum del 22 è illegittimo e pertanto il suo esito non è per noi in alcun modo vincolante; la Fiom, in ogni caso, non firmerà il testo sottoscritto separatamente che contrappone lavoro e diritti; i lavoratori sono sottoposti a un ricatto e per questo li invitiamo ad andare a votare al fine di evitare ritorsioni individuali.”
“La Fiom denuncia queste cose all’opinione pubblica e riconferma l’orientamento assunto a tutti i livelli dell’Organizzazione: il referendum del 22 è illegittimo e pertanto il suo esito non è per noi in alcun modo vincolante; la Fiom, in ogni caso, non firmerà il testo sottoscritto separatamente che contrappone lavoro e diritti; i lavoratori sono sottoposti a un ricatto e per questo li invitiamo ad andare a votare al fine di evitare ritorsioni individuali.”
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