Questa  mattina, su sollecitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata  avviata, da parte dei delegati della Fiom-Cgil delle Carrozzerie di  Mirafiori, una raccolta firme contro l'accordo separato siglato ieri  dalle altre sigle sindacali per lo stabilimento di Pomigliano. Solo alle  Carrozzerie, nel giro di poche ore, sono già state raccolte oltre un  migliaio di firme.
Nei prossimi giorni,  l'iniziativa verrà estesa agli altri stabilimenti del gruppo. Domani  saranno raccolte le firme alla Fiat di Cassino e alla Sevel di Atessa,  in Val di Sangro. In quest’ultimo stabilimento saranno effettuate due  ore di sciopero per turno – dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18 – durante  le quali si terranno le assemblee davanti ai cancelli.
Nel  testo, indirizzato a Sergio Marchionne, ad della Fiat, che le  lavoratrici e i lavoratori stanno sottoscrivendo si legge, tra le altre  cose, che «di fronte alla possibilità di vedere la produzione aumentare  negli stabilimenti italiani siamo pronti a fare la nostra parte, ma  questo non può avvenire a scapito dei nostri salari, dei nostri diritti,  della nostra dignità e della possibilità di contribuire a migliorare la  nostra vita e la stessa impresa in cui lavoriamo».
«Fare  la nostra parte – conclude l’appello – per noi vuol dire sforzo e  lavoro ma anche e allo stesso modo difesa della nostra salute e dei  nostri diritti. La messa in discussione di questi per i lavoratori di  Pomigliano è per noi la messa in discussione dei nostri: per questo  siamo con loro, ci consideri in campo.»
 
 
 
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