Oggi (17/09/2014) il Presidente Pozza, in un incontro con le Rsu di Insiel ha nuovamente approfondito i punti su cui verterà il piano industriale per il prossimo triennio.
Le Rsu Fiom Insiel di Trieste lo reputano insoddisfacente sia per i lavoratori che per l'utente "pubblica amministrazione" dunque per tutti i cittadini e le imprese del Friuli Venezia Giulia.
L'azienda nel suo piano è sfuggita alla caratteristica di strumentalità prevista dalla legge regionale 9/2011 puntando a trasformarsi prevalentemente in un centro d’acquisti della Regione Friuli Venezia Giulia, diventando cioè un "consumer" senza neppure definire quali saranno gli asset strategici dell’Azienda e quali non lo saranno (manca, ad esempio, l’indicazione su quali programmi ritenere fondamentali e quali acquistare all'esterno).
In questo piano industriale viene deciso di cambiare l’impostazione stessa dell’Azienda. Non sarà infatti più produttrice di software ma centro di servizi, questo di fatto cancella il ruolo dell’Insiel all’interno del sistema informativo regionale, facendo peraltro aumentare i costi dovuti agli appalti esterni e riducendo qualità e personalizzazioni fatte espressamente per gestire le specialità della regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
A conclusione dell'incontro La Direzione aziendale comunica la decisione unilaterale di trattenere ai dipendenti la parte di stipendio anticipata nel 2013 disconoscendo le richieste, fatte da più parti, di utilizzare metodi più concordati possibile e violando gli impegni previsti dall’accordo aziendale vigente.
Per questi motivi le Rsu FIOM dell'Insiel, invitando all'unità i lavoratori, dichiarano aperta la vertenza Insiel e nei prossimi giorni chiameranno i lavoratori a lottare per i propri diritti.
Le RSU FIOM di Trieste
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