In sintesi pare che noi Italiani ci fidiamo solo di quelli che hanno 
scritto in fronte: 
ti sto prendendo per il culo. 
Renzi ha fatto uno show
 da venditore di pentole, nel perfetto stile del suo sponsor di Arcore. 
Ha promesso 1000 euro all’anno ai più poveri, come quello regalava case 
ai terremotati, senza mettere troppo l’accento sul fatto che è un 
provvedimento una tantum. 
In cambio di questo regalo i lavoratori rinunciano di colpo a tutti i loro diritti,
 per loro e per le generazioni future. Se prima infatti il periodo di 
prova in cui si poteva essere licenziati in qualsiasi momento senza 
dover dare spiegazioni, era di tre mesi, ora diventa di tre anni. E naturalmente si può essere licenziati dopo due anni e 11 mesi senza nessun obbligo di assunzione.
Lo statuto dei lavoratori è abolito senza dover fare 
non dico una legge, ma nemmeno un decreto. 
E’ stato abolito con una 
conferenza stampa illustrata con delle slide. 
Del resto Renzi
 è diventato presidente del consiglio senza che sia stato sfiduciato il 
governo precedente e senza essere stato votato se non con le primarie 
che valgono meno di un sondaggio. 
Bonanni e Sacconi festeggiano. 
La Camusso per ora tace. 
Il ministro Poletti che pochi giorni fa ha dichiarato che le imprese sono criminalizzate e ha proposto che il primo maggio diventi
 la festa dei lavoratori e delle imprese insieme più o meno con lo 
stesso ragionamento per cui il 25 aprile dovrebbe essere la festa della 
liberazione e dei ragazzi di Salò, esulta.
Sui giornali e nei talk si accapigliano quelli che dicono che non ce li 
ha questi soldi da regalare e quelli che dicono che invece li ha 
trovati. Per il resto a parte le battute sul web, tutto tace.
Siamo davvero così annichiliti da non reagire? 
Manco fossimo stati 
plagiati da una setta satanica, manco ci avessero tenuti segregati in 
una stanza al buio insonorizzata e sottoposto all’elettroshok? 
Che ci 
hanno fatto amici e compagni di sventura? 
Chiamiamo Amnesty o ci 
prendiamo ‘sti 1000 euro e ce li giochiamo alle macchinette?
Sabina Guzzanti - 13/3/2014
http://www.sabinaguzzanti.it
 
 
 
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