Quella della Fiat è una secessione vera e propria, che in fondo realizza i sogni della Lega Nord.
La multinazionale americana con sede a Torino decide di uscire dal sistema unitario di diritti e regole del nostro paese. Per Marchionne l’Italia non è nient’altro che un’espressione geografica, un territorio da ricattare e da sfruttare finché si può.
Si chiarisce così il disegno radicalmente antidemocratico della Fiat e vengono smentiti tutte e tutti coloro che, in nome della modernità, l’hanno sostenuta. La Fiat vuole semplicemente la libertà di licenziare e far quel che vuole, che le è concessa dall’articolo 8 della manovra del governo.
Il prossimo capo del personale della Fiat sarà Roberto Cota.
Giorgio Cremaschi
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