mi piace l'aumento della soglia di part-time al 10%, il problema però è che è stato recentemente introdotto da Valerii (come parte del sistema premiante) un sistema punitivo che prevede in sostanza di attribuire una qualifica di 'persona scarsamente produttiva' al 10% del personale, e chi è part-time potrebbe spesso finire in tale 10%. Questo in realtà potrebbe essere un forte deterrente a chiedere il part-time.
Forse non ci sarà modo di dimostrarlo perchè il part time lo chiederanno solo quelli che si sentono le spalle coperte. L'azienda con questo sistema punitivo opera comunque in modo vessatorio, dato che non c'è alcuna prova che in ogni gruppo esista un 10% di fannulloni o persone poco produttive, non posso certo escludere che persone di questo genere esistano in azienda, ma non ne conosco la percentuale e affermare che in ogni gruppo c'è il 10% di fannulloni è un'assuzione del tutto arbitraria, probabilmente falsa in molti casi. L'azienda dichiara di voler 'fare stare bene i dipendenti per farli lavorare di più', invece prospettando tali sistemi mobbizzanti crea una tensione a lungo andare controproducente e applicandoli creerà problemi dove attualmente non ce ne sono. Per esempio il lavoratore punito ingiustamente potrebbe arrabbiarsi fino a compromettere i rapporti interpersonali, potrebbe trovarsi o sentirsi nella necessità di cambiare gruppo ecc.
l'azienda parte dal presupposto che tutti i gruppi raggiungano gli stessi risultati, perchè evidentemente non ha a disposizione alcuno strumento per poter confrontare i risultati ottenuti da un gruppo con quelli ottenuti da un altro gruppo. Invece l'azienda ritiene di poter confrontare i risultati ottenuti dai singoli all'interno dello stesso gruppo. Tuttavia la realtà è che anche all'interno dello stesso gruppo i singoli operano su progetti diversi, hanno mansioni diverse, hanno un bagaglio di esperienze e competenze diverso per cui la realtà è che anche qui mancano strumenti per fare dei confronti. Può essere facile individuare i più bravi, molto più difficile individuare dei fannulloni, anche perchè in alcuni gruppi ritengo proprio che non esistano.
ed è anche molto difficile individuare correttamente colui o coloro che avrebbero avuto la 'minore performance', mancando appunto criteri quantitativi validi per misurare tali performance. Se anche questo si potesse fare, il fatto di avere dato un contributo inferiore agli altri non implica che il contributo sia 'al di sotto dello standard'. Se ci fossero degli strumenti di misura validi si dovrebbe calcolare la prestazione media e determinare quale scostamento dalla media si deve avere perchè la prestazione si possa definire sotto lo standard, dopodichè tutti quelli che hanno avuto uno scostamento maggiore o uguale saranno definiti 'al di sotto dello standard'. Mancando però strumenti di misura di riconosciuta validità tutto questo discorso è puramente teorico.
5 commenti:
mi piace l'aumento della soglia di part-time al 10%, il problema però è che è stato recentemente introdotto da Valerii (come parte del sistema premiante) un sistema punitivo che prevede in sostanza di attribuire una qualifica di 'persona scarsamente produttiva' al 10% del personale, e chi è part-time potrebbe spesso finire in tale 10%. Questo in realtà potrebbe essere un forte deterrente a chiedere il part-time.
se riusciamo a dimostrarlo possiamo fare causa per discriminazione all'azienda.
Forse non ci sarà modo di dimostrarlo perchè il part time lo chiederanno solo quelli che si sentono le spalle coperte.
L'azienda con questo sistema punitivo opera comunque in modo vessatorio, dato che non c'è alcuna prova che in ogni gruppo esista un 10% di fannulloni o persone poco produttive, non posso certo escludere che persone di questo genere esistano in azienda, ma non ne conosco la percentuale e affermare che in ogni gruppo c'è il 10% di fannulloni è un'assuzione del tutto arbitraria, probabilmente falsa in molti casi.
L'azienda dichiara di voler 'fare stare bene i dipendenti per farli lavorare di più', invece prospettando tali sistemi mobbizzanti crea una tensione a lungo andare controproducente e applicandoli creerà problemi dove attualmente non ce ne sono. Per esempio il lavoratore punito ingiustamente potrebbe arrabbiarsi fino a compromettere i rapporti interpersonali, potrebbe trovarsi o sentirsi nella necessità di cambiare gruppo ecc.
l'azienda parte dal presupposto che tutti i gruppi raggiungano gli stessi risultati, perchè evidentemente non ha a disposizione alcuno strumento per poter confrontare i risultati ottenuti da un gruppo con quelli ottenuti da un altro gruppo. Invece l'azienda ritiene di poter confrontare i risultati ottenuti dai singoli all'interno dello stesso gruppo. Tuttavia la realtà è che anche all'interno dello stesso gruppo i singoli operano su progetti diversi, hanno mansioni diverse, hanno un bagaglio di esperienze e competenze diverso per cui la realtà è che anche qui mancano strumenti per fare dei confronti. Può essere facile individuare i più bravi, molto più difficile individuare dei fannulloni, anche perchè in alcuni gruppi ritengo proprio che non esistano.
ed è anche molto difficile individuare correttamente colui o coloro che avrebbero avuto la 'minore performance', mancando appunto criteri quantitativi validi per misurare tali performance. Se anche questo si potesse fare, il fatto di avere dato un contributo inferiore agli altri non implica che il contributo sia 'al di sotto dello standard'. Se ci fossero degli strumenti di misura validi si dovrebbe calcolare la prestazione media e determinare quale scostamento dalla media si deve avere perchè la prestazione si possa definire sotto lo standard, dopodichè tutti quelli che hanno avuto uno scostamento maggiore o uguale saranno definiti 'al di sotto dello standard'. Mancando però strumenti di misura di riconosciuta validità tutto questo discorso è puramente teorico.
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