Le responsabilità di Finmeccanica nell'accordo separato
che si sta preparando sul contratto nazionale
Finmeccanica è responsabile dell'accordo separato che si sta consumando sul Contratto nazionale di lavoro. Il primo gruppo industriale metalmeccanico del paese dopo la Fiat, non può assolversi dalla responsabilità di aver permesso una trattativa sul Ccnl con l'esclusione dell'organizzazione sindacale più rappresentativa della categoria.
Quanto sta trapelando dal negoziato è assolutamente grave per le condizioni dei lavoratori.
A dettare le condizioni della trattativa è di fatto Federmeccanica che porterà a conclusione con un'intesa che graverà totalmente sui lavoratori.
La dimostrazione più evidente è che da quando è iniziato il confronto non c'è mai stato un passaggio tra le lavoratrici e i lavoratori.
Finmeccanica per il suo peso nell'associazione delle imprese poteva e non ha voluto proporre una trattativa anche con la Fiom.
Dopo l'accordo sulla produttività firmato da Cisl e Uil, senza la Cgil, è ancora più chiara questa mancanza di volontà: la svendita di garanzie e diritti, contenuta nell'intesa, propone sostanzialmente i contenuti che Agusta sta portando avanti nel confronto sull'integrativo.
Parallelamente, sul confronto della Selex Electronc Systems, Finmeccanica ha proposto un inaccettabile scambio; di fronte alla richiesta sindacale di definire delle regole di confronto per una trattativa che verosimilmente affronterà, tra l'altro, anche il problema di un numero altissimo di lavoratori in esubero, i vertici aziendali si sono resi disponibili solo se i sindacati avessero condiviso la scelta di fondere Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi Integrati in Selex Electronic Systems. Una sorta di ricatto alla nostra richiesta di buon senso, aggravato dalla richiesta di armonizzare le condizioni dei lavoratori, senza presentare un piano industriale, accettato da Fim e Uilm.
Finmeccanica continua a insistere nella vendita del comparto civile, cedendo così alla concorrenza le poche imprese di pregio che tengono il mercato. Questo gruppo si fregia di operare sulle alte tecnologie e propone le "smart solution", ma allo stesso tempo svende il comparto dei trasporti, che potrebbe diventare, in un rapporto di collaborazione tra aziende, il banco di prova tanto delle stesse "smart solution", quanto di un piano dei trasporti integrati ambientalmente compatibile.
Dalla crisi il nostro paese dovrebbe tentare di uscire con un piano di rilancio industriale che punti alla modernizzazione, e che dovrebbe prevedere tra i protagonisti Finmeccanica: ma dovrebbe essere il management a sostenerlo, invece ciò non solo non avviene ma la mancanza di una visione strategica dell'impresa rischia di essere pagata da nefaste ricadute sui lavoratori.
Impressionano le stesse dichiarazioni dei vertici aziendali secondo i quali non verranno prese in considerazione possibili alleanze internazionali, mentre nel resto del mondo si intravedono grandi manovre dei concorrenti.
Lo sciopero generale del 5 e 6 dicembre serve anche a opporci a questo modo di fare e a rivendicare il diritto al lavoro e al lavoro di qualità in questo grande Gruppo, ma anche a rivendicare il diritto ad avere un gruppo dirigente che non sia all'attenzione internazionale per le inchieste della magistratura, ma per le capacità di sviluppare e far progredire questa grande opportunità per il paese che è Finmeccanica.
Il 5 e il 6 dicembre scioperiamo assieme per respingere l'autoritarismo dei sindacati minoritari e per rivendicare un futuro migliore.
http://www.fiom.cgil.it/eventi/2012/12_12_05-06-sciopero_generale/materiali/VOLANTINO-FINMECCANICA.pdf
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FIM E UILM PRONTI ALLA FIRMA DI UN CONTRATTO AL BUIO.
LA PIATTAFORMA DI FEDERMECCANICA STA' PER DIVENTARE
IL NUOVO CCNL
I metalmeccanici devono sapere che tutto questo accade con la complicità di Fim e Uilm che hanno voluto l'esclusione della Fiom Cgil dal tavolo delle trattative.
Fim e Uilm, anteponendo gli interessi di organizzazione a scapito dell'interesse generale di tutti i lavoratori, con Federmeccanica hanno discriminato illegittimamente la Fiom e violato l'accordo del 28 giugno che prevede la partecipazione ai tavoli di trattativa delle organizzazioni sindacali con almeno il 5% di iscritti.
La scelta di escludere la Fiom è servita a nascondere la trattativa agli occhi dei metalmeccanici.
Nei prossimi giorni non avremo «solo» un nuovo contratto separato, ma, per la prima volta, avremo un Contratto Nazionale al buio che «aderisce » a tutte le richieste fatte da Federmeccanica.
Le lavoratrici e i lavoratori devono sapere quello che accadrà con la firma sul contratto dei metalmeccanici: è stato anticipato con il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro firmato da Fim e Uilm con la Fiat e, successivamente, con la firma di Cisl e Uil «sull'accordo per la produttività».
Federmeccanica utilizza la scelta di Fim e Uilm e procedere nella trattativa senza la Fiom per ottenere, contro i metalmeccanici, di:
- far diventare flessibili i minimi salariali e vincolare le erogazioni salariali alla produttività;
- aumentare e rendere flessibile l'orario di lavoro giornaliero e settimanale, superando il ruolo contrattuale della RSU;
- comandare e aumentare - senza contrattazione - le ore di straordinario;
- non pagare più, come fino ad oggi è avvenuto, i primi tre giorni di malattia al 100%;
- non avere più la certezza delle normative di Legge e del Contratto Collettivo Nazionale.
Federmeccanica usa la scelta di Fim e Uilm di dividere i metalmeccanici, e la crisi, per ottenere tutto quello che non è riuscita ad avere in questi anni.
Tutto ciò è possibile perché Fim e Uilm negano alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto di conoscere e di votare gli accordi che li riguardano.
I metalmeccanici ogni giorno fanno i conti con la durezza della crisi e hanno bisogno di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che:
- impedisca i licenziamenti attraverso il ricorso ai contratti di solidarietà;
- aumenti il salario fisso, anche attraverso la defiscalizzazione degli aumenti;
- garantisca la sicurezza dei lavoratori e il rispetto dell'ambiente;
- favorisca e sostenga gli investimenti per la piena e buona occupazione;
- allarghi gli spazi di contrattazione della Rsu sulla prestazione lavorativa nei luoghi di lavoro;
È tempo di fermare la trattativa al buio, di impedire che la piattaforma di Federmeccanica si imponga nel CCNL, è tempo di riprendersi con la
democrazia il Contratto Nazionale.
http://www.fiom.cgil.it/eventi/2012/12_12_05-06-sciopero_generale/materiali/VOLANTINO-ccnl.pdf
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