martedì 14 aprile 2009

Giorgio Cremaschi: “Con l’accordo capestro Cisl e Uil mettono fine all’unità sindacale di questi anni”

“Domani la Cisl, la Uil e l’Ugl firmano l’accordo che impone un regime autoritario sulle relazioni sindacali, blocca la contrattazione aziendale vincolandola alle scelte dell’impresa, colpisce il salario e il contratto nazionale. Il sistema di regole applicativo dell’accordo del 22 gennaio risolve in senso autoritario tutte le linee guida di quel testo. Chi firma quell’accordo accetta clausole capestro, che impongono una cappa di piombo su tutta la contrattazione e che, al di là delle dichiarazioni, stabiliscono un controllo confederale centralizzato su ogni evento sindacale. D’altra parte già ora quell’accodo fa i suoi guasti, con gli accordi discriminanti verso gli extracomunitari che si firmano a Treviso o con la negazione della democrazia sindacale e del ruolo delle Rsu che si fa in Fincantieri.”
“A questo punto la Cgil, che non firma l’intesa, deve organizzare la lotta contro di essa. Questo è l’appuntamento reale dei prossimi mesi, ovunque ci sarà una vertenza, ovunque ci sarà un contratto, bisognerà contestare le regole sottoscritte da Governo, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl.”
“Con la firma all’accordo separato senza democrazia Cisl e Uil mettono fine all’unità sindacale di questi anni. Se ne costruirà una nuova solo sulle macerie dell’accordo che hanno sottoscritto.”

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