13 aprile 2017
Le RSU FIOM-CGIL dell’Insiel di Trieste rimangono attonite di fronte al feroce attacco delle delegazioni sindacali nei nostri confronti, non ne capiamo il motivo, ma consci del nostro Ruolo di Rappresentanza vogliamo informare i lavoratori e dare la nostra versione di quanto successo.
Ci accusano di strumentalizzare e avere oscuri fini e sinceramente non capiamo quali siano, qui sotto riportiamo a uso dei lavoratori una cronistoria di quanto è successo.
L'Assemblea Generale dei lavoratori del giorno 06 aprile 2017 ha dato mandato alle RSU di discutere con l’azienda sul sistema premiante e con tale mandato siamo andati al tavolo e l’azienda lo ha formalmente rigettato.
A tale atto dell’azienda la delegazione ha reagito diversamente in base alla propria sensibilità rispetto al Ruolo ricoperto. Noi della FIOM-CGIL di Trieste abbiamo espresso la necessità di tornare in Assemblea Generale e riportare il risultato della contrattazione, le altre sigle hanno espresso la volontà di rispondere con un comunicato e che stranamente a Trieste non è stato neppure esposto.
Per noi non era sufficiente! Abbiamo chiesto con forza l’Assemblea perché pensavamo e pensiamo tuttora, in qualità di Rappresentanti, che di fronte ad un rifiuto dell’azienda ad accogliere le istanze dei lavoratori espresse in Assemblea bisogna tornare in Assemblea e decidere con i lavoratori cosa fare.
Abbiamo annunciato a tutti i Delegati, mail alla mano per chi le vuole vedere venga pure da noi, la volontà di fare l'Assemblea e abbiamo pregato le altre sigle di presentarsi e fare una discussione con i lavoratori, abbiamo chiesto di portare proposte per poi addivenire ad un mandato assembleare che rispetti la volontà dei lavoratori, ma a tale proposta ci è stato risposto con comunicati in cui si proponeva la tesi che il tavolo non era ancora chiuso e a sostegno di tale tesi si è fatto sparire il già citato comunicato.
Noi abbiamo deciso di continuare, decisione sofferta ma di principio e, a nostro avviso, doverosa per il ruolo di Rappresentanti e rispettosa dei lavoratori che hanno votato i mandati. Siamo andati in Assemblea consci di dover comunicare che la contrattazione era andata male e abbiamo affrontato l’ ulteriore delusione di non vedere la UILM al tavolo e solo un delegato FIM, che ringraziamo per il suo senso di responsabilità, presente; Delegato che ha parlato e ha proposto la sua visione e la sua proposta all'Assemblea che poi ha deliberato, sorprendendo anche noi nel vedere tanta determinazione, una linea di lotta rispetto a quanto proposto dalla FIM-CISL rappresentata da Pratticò.
Ora dicono che il mandato di quell'Assemblea composta da lavoratori è nullo, che l’Assemblea era composta da facinorosi della FIOM e basta. Noi abbiamo visto una decina di nostri iscritti, abbiamo visto gente della FIM, ha parlato gente della UILM, quindi queste illazioni malevole atte a screditare i lavoratori non le capiamo come non capiamo questa volontà a non voler sentire i lavoratori sui problemi dell’Azienda.
Comunque, consci del mandato di Rappresentanza vorremo fare una proposta, vorremo ridiscutere il mandato ricevuto in una nuova Assemblea Generale dove tutti intervengano, dove ci sia una larga discussione aperta tra lavoratori e Delegati e dove i lavoratori di Insiel decidano cosa si deve fare rispetto alla contrattazione in azienda.
Questa è la nostra proposta e speriamo venga accolta dalle altre sigle, perché prima che sindacalisti siamo lavoratori e Rappresentanti dei lavoratori di questa azienda e per questa azienda dobbiamo batterci.
Ci accusano di strumentalizzare e avere oscuri fini e sinceramente non capiamo quali siano, qui sotto riportiamo a uso dei lavoratori una cronistoria di quanto è successo.
L'Assemblea Generale dei lavoratori del giorno 06 aprile 2017 ha dato mandato alle RSU di discutere con l’azienda sul sistema premiante e con tale mandato siamo andati al tavolo e l’azienda lo ha formalmente rigettato.
A tale atto dell’azienda la delegazione ha reagito diversamente in base alla propria sensibilità rispetto al Ruolo ricoperto. Noi della FIOM-CGIL di Trieste abbiamo espresso la necessità di tornare in Assemblea Generale e riportare il risultato della contrattazione, le altre sigle hanno espresso la volontà di rispondere con un comunicato e che stranamente a Trieste non è stato neppure esposto.
Per noi non era sufficiente! Abbiamo chiesto con forza l’Assemblea perché pensavamo e pensiamo tuttora, in qualità di Rappresentanti, che di fronte ad un rifiuto dell’azienda ad accogliere le istanze dei lavoratori espresse in Assemblea bisogna tornare in Assemblea e decidere con i lavoratori cosa fare.
Abbiamo annunciato a tutti i Delegati, mail alla mano per chi le vuole vedere venga pure da noi, la volontà di fare l'Assemblea e abbiamo pregato le altre sigle di presentarsi e fare una discussione con i lavoratori, abbiamo chiesto di portare proposte per poi addivenire ad un mandato assembleare che rispetti la volontà dei lavoratori, ma a tale proposta ci è stato risposto con comunicati in cui si proponeva la tesi che il tavolo non era ancora chiuso e a sostegno di tale tesi si è fatto sparire il già citato comunicato.
Noi abbiamo deciso di continuare, decisione sofferta ma di principio e, a nostro avviso, doverosa per il ruolo di Rappresentanti e rispettosa dei lavoratori che hanno votato i mandati. Siamo andati in Assemblea consci di dover comunicare che la contrattazione era andata male e abbiamo affrontato l’ ulteriore delusione di non vedere la UILM al tavolo e solo un delegato FIM, che ringraziamo per il suo senso di responsabilità, presente; Delegato che ha parlato e ha proposto la sua visione e la sua proposta all'Assemblea che poi ha deliberato, sorprendendo anche noi nel vedere tanta determinazione, una linea di lotta rispetto a quanto proposto dalla FIM-CISL rappresentata da Pratticò.
Ora dicono che il mandato di quell'Assemblea composta da lavoratori è nullo, che l’Assemblea era composta da facinorosi della FIOM e basta. Noi abbiamo visto una decina di nostri iscritti, abbiamo visto gente della FIM, ha parlato gente della UILM, quindi queste illazioni malevole atte a screditare i lavoratori non le capiamo come non capiamo questa volontà a non voler sentire i lavoratori sui problemi dell’Azienda.
Comunque, consci del mandato di Rappresentanza vorremo fare una proposta, vorremo ridiscutere il mandato ricevuto in una nuova Assemblea Generale dove tutti intervengano, dove ci sia una larga discussione aperta tra lavoratori e Delegati e dove i lavoratori di Insiel decidano cosa si deve fare rispetto alla contrattazione in azienda.
Questa è la nostra proposta e speriamo venga accolta dalle altre sigle, perché prima che sindacalisti siamo lavoratori e Rappresentanti dei lavoratori di questa azienda e per questa azienda dobbiamo batterci.
Ermes e Salvatore