martedì 11 gennaio 2011

Marchionne guadagna più di 1000 operai Fiat... e paga le tasse in Svizzera

Marchionne e lo stipendio del dipendente Fiat. Opzioni e titoli gratuiti portano i compensi del leader Fiat a 38 milioni l'anno.

In questi giorni si riparla dei compensi di Sergio Marchionne. Sono troppi? Sono giustificati? Vale la pena di seguire il consiglio di Raffaele Mattioli: fare i conti prima di fare filosofia. E vale la pena di farli come se si dovesse rispondere al Dodd-Frank Act, la riforma finanziaria di Obama che farà testo anche in Chrysler. I numeri, dunque. Dal giugno 2004 al 2009, i compensi annuali, compreso l' accantonamento per la liquidazione riportato in nota, ammontano a 35,6 milioni di euro. Fa una media di 6,3 milioni l' anno che, per comodità nei conteggi successivi, ipotizziamo essere anche la paga del 2010 non ancora nota. Poi, come ricorda Andrea Malan sul Sole 24 Ore, ecco 4 milioni di azioni gratuite disponibili a fine 2012, ovvero 69,8 milioni alle quotazioni del 7 gennaio. Infine, 19,42 milioni di stock option esercitabili quest' anno al prezzo medio di 9,64 euro che, alla stessa data, valevano 143,8 milioni, di cui 115 immediatamente realizzabili. In 79 mesi al vertice della Fiat, Marchionne totalizza un valore pari a 255,5 milioni. Ovvero 38,8 milioni l' anno. E ora il confronto. Secondo il Dodd Frank Act, la paga del capo va paragonata al salario mediano versato dal gruppo. La legge italiana non esige questa notizia. Ci dobbiamo perciò arrangiare con il costo del lavoro pro capite che, nel quinquennio 2005-2009, equivale a 37.406 euro e dal 2006 al 2009 cala dell' 8%. Morale: ogni anno Marchionne guadagna 1.037 volte il suo dipendente medio. C' è forse bisogno di un gesto, suggerisce Cirino Pomicino su Libero. Le imposte. Marchionne ha conservato la residenza fiscale nel cantone svizzero di Zug. Sull' Espresso, Maurizio Maggi ipotizza un certo risparmio sulle imposte che il top manager dovrebbe versare se trasferisse la residenza nel Paese dove forma il suo reddito. Non è stato smentito. Infine, il titolo Fiat e le regole. L' azione ordinaria raggiunge l' apice l' 8 luglio 2007, a quota 23,44 euro. La prima tranche di stock option, concessa nel 2004 ed esercitabile al prezzo di 6,583 euro, viene a maturazione nel 2008 e resta valida fino al 31 gennaio 2011. Ma nel corso del 2008 le quotazioni crollano da 15,5 a 4,8 euro. E così, nella primavera seguente, il periodo d' esercizio delle stock option viene spostato in avanti: dal primo gennaio 2011 alla stessa data del 2016. Il 10 giugno 2009 la Fiat firma l' accordo Chrysler, che già incorpora l' idea dello sdoppiamento del gruppo, che parte adesso. L' aggiornamento delle opzioni è scelta legittima, ma anche discussa, perché attenua il rischio implicito in questa parte variabile della retribuzione. Il farlo durante la gestazione di decisioni price sensitive alimenta il dubbio di un' asimmetria informativa a favore del beneficiario rispetto al mercato. Nelle start up della Silicon Valley le stock option hanno avuto un ruolo, ma nelle imprese mature? Enrico Cuccia e Cesare Romiti non vollero mai azioni di Mediobanca e di Fiat: per non essere condizionati da interessi personali e restare del tutto liberi di decidere, magari sbagliando, per il bene dell' impresa. Che va oltre quello dei suoi soci pro tempore.

Il Corriere della Sera del 9.1.2011 di Mucchetti Massimo

3 commenti:

Nico ha detto...

Un'indecenza. Persone che si massacrano con un lavoro poco gratificante e molto usurante(la catena di montaggio) e che stentano ad arrivare alla metà del mese e persone o "Dei" che percepiscono cifre che neanche in 100 vite o in una vita di mille anni, riuscirebbero a spendere, tale è la quantità...30 e rotti milioni di euro ANNUI!!!! Finchè questo è permesso non c'è alcuna speranza di ripresa o di miglioramento. Ci sono gli schiavi e i padroni, come sempre. Ma una volta il padrone poteva prendere 40-50 volte più di un suo operaio o impiegato. Ora, quelli che predicano rigore e sacrifici arrivano a intascare 1000 volte di più! Ma come caz.. siamo messi? Come è stato e come è possibile permettere questo scempio? La mia soddisfazione più grande, al momento, sarebbe quella di far stare, il Marchionne (con quel suo ghigno assurdo, visto che ridacchia sempre) a "ridere" per un 2 o 3 mesi, ai ritmi che propone, davanti alla catena di montaggio. Io dico che dopo una giornata, cade in terra stremato. Che vergogna

Anonimo ha detto...

vuoi paragonare 2 lavori assolutamente diversi.... un oeraio non può guadagnare quanto un manager. alle spella ha anni di sacrifici di studi (non retribuiti)e responsabiltià che un operaio non vorrebbe mai. gli impiegati non hanno doveri e responsabiltià. ricordalo. e ricorda che all'ora stabilita va via, non importa cosa stesse facendo e non si porta il lavoro a casa.

Anonimo ha detto...

vuoi paragonare 2 lavori assolutamente diversi.... un oeraio non può guadagnare quanto un manager. alle spella ha anni di sacrifici di studi (non retribuiti)e responsabiltià che un operaio non vorrebbe mai. gli impiegati non hanno doveri e responsabiltià. ricordalo. e ricorda che all'ora stabilita va via, non importa cosa stesse facendo e non si porta il lavoro a casa.