venerdì 24 dicembre 2010

Intervista a Giorgio Cremaschi - "Il vero obiettivo è escluderci dalle elezioni"

«Questo si chiama fascismo aziendale, avallato da Uil e Cisl. La trattativa? Non è mai esistita».

Mirafiori come Pomigliano d'Arco: accordo separato senza la Fiom. Una brutta pagina per il sindacato italiano. Il nuovo accordo per lo stabilimento torinese della Fiat prevederà quindici rappresentanti (non eletti) per ognuna delle sigle sindacali firmataria dell'intesa, verranno abolite le Rsu e non ci sarà alcuna rappresentanza diretta per gli operai Fiom.

Naturalmente, questo sarà il quadro se l'intesa sulla newco di Mirafiori passerà secondo la proposta Fiat. Comunque, si terrà un referendum sindacale tra i lavoratori della fabbrica. Un referendum, dice al Riformista Giorgio Cremaschi - esponenente della sinistra della Fiom - «illegittimo come quello di Pomigliano: solo da noi accadono queste cose».
Ci spieghi meglio. 
È come se si accettasse che la Val d'Aosta uscisse dall'Italia. lo sono molto critico nei confronti del federalismo, ma nemmeno alla Lega viene in mente che il federalismo si decide regione per regione. Oggi, con la Fiat, abbiamo un sistema di deroghe che non è mai stato fatto votare dai lavoratori italiani e la ragione è molto semplice: perché se lo potessero votare tutti sarebbe chiaramente respinto. In questa situazione di crisi il contratto nazionale è la cosa più vera e difesa che i lavoratori hanno. Così. azienda oer azienda e solo dove c'è la pressione degli imprenditori si vota di rinunciare al contratto nazionale: è una mostruosità giuridica. E quello che verrà fatto non sarà un referendum, ma un puro plebiscito autoritario e secessionista. Per noi non avrà nessun valore.
Eppure l'ala riformista della Fiom aveva aperto al dialogo, alla trattativa con Fiat...
Sono solo illusioni non c'è mai stata una trattativa.
Gli altri sindacati già sapevano che si sarebbe arrivato a questo?
La Fiat non ha mai trattato con nessuno, neanche con Bonanni e Angeletti, è tutto finto. La trattativa è solo con chi si piega ai diktat dell'azienda. È come quando Berlusconi dice che è disposto al dialogo, la stessa cosa.
Cosa accadrà a Mirafiori? 
Quello che sta nascendo a Mirafiori, se verrà confermato, crea un muro senza precedenti, un vallo di vergogna tra noi e gli altri sindacati. Perché la newco a Mirafiori la Fiat la fa solo per una ragione: una ragione di autentico e puro fascismo aziendale. Vogliono semplicemente impedire alla Fiom di presentarsi alle prossime elezioni delle Rsu. È fatto solo per questo. La rappresentanza sindacale andrà solo a chi firmerà accordo... E questo si chiama fascismo. Dire che una forza di opposizione viene eliminata è fascismo: quello di Marchionne è autentico fascismo. E chi firma cose di questo genere e non difende il diritto poter presentarsi alle elezioni, collabora al fascismo aziendale.
Si riferisce alla Cisl e alla Uil? 
Questi signori si assumono responsabilità storiche gravissime. Quello che fa Bonanni è una macchia di vergogna nella storia della Cisl. Neanche negli anni più bui si impedì alla Fiom di presentarsi alle elezioni. Anche negli anni più duri della guerra fredda nessuno disse che la Fiom non si poteva presentare alle elezioni. Questa è una cosa di una gravità inaudita: tutti quelli che hanno firmato l'accordo si dovrebbero vergognare.
E se poi l'accordo salta?
Non è possibile. È il frutto del servilismo. Marchionne lo sa, perché dialoga con chi affonda nel servilismo politico e sindacale. Marchionne vuole evitare che la Fiom si presenti al voto per le Rsu. Tutti quelli che hanno firmato l'accordo si dovrebbero vergognare.

fonte: Il Riformista

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