mercoledì 16 giugno 2010

Accordo separato a Pomigliano. Le lavoratrici e i lavoratori Fiat non ci stanno: raccolta di firme contro il ricatto dell’azienda

Questa mattina, su sollecitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata avviata, da parte dei delegati della Fiom-Cgil delle Carrozzerie di Mirafiori, una raccolta firme contro l'accordo separato siglato ieri dalle altre sigle sindacali per lo stabilimento di Pomigliano. Solo alle Carrozzerie, nel giro di poche ore, sono già state raccolte oltre un migliaio di firme.
Nei prossimi giorni, l'iniziativa verrà estesa agli altri stabilimenti del gruppo. Domani saranno raccolte le firme alla Fiat di Cassino e alla Sevel di Atessa, in Val di Sangro. In quest’ultimo stabilimento saranno effettuate due ore di sciopero per turno – dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18 – durante le quali si terranno le assemblee davanti ai cancelli.
Nel testo, indirizzato a Sergio Marchionne, ad della Fiat, che le lavoratrici e i lavoratori stanno sottoscrivendo si legge, tra le altre cose, che «di fronte alla possibilità di vedere la produzione aumentare negli stabilimenti italiani siamo pronti a fare la nostra parte, ma questo non può avvenire a scapito dei nostri salari, dei nostri diritti, della nostra dignità e della possibilità di contribuire a migliorare la nostra vita e la stessa impresa in cui lavoriamo».
«Fare la nostra parte – conclude l’appello – per noi vuol dire sforzo e lavoro ma anche e allo stesso modo difesa della nostra salute e dei nostri diritti. La messa in discussione di questi per i lavoratori di Pomigliano è per noi la messa in discussione dei nostri: per questo siamo con loro, ci consideri in campo.»

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