giovedì 17 settembre 2009

Fermiamoli!




FERMIAMOLI!


VENERDÌ 9 OTTOBRE 2009

Sciopero generale di 8 ore per tutti i metalmeccanici con manifestazione a MILANO

Da un anno è esplosa una crisi economica senza precedenti in tutto il mondo. In Italia milioni di lavoratrici e lavoratori subiscono la Cassa integrazione e la mobilità, mentre i dipendenti delle piccole aziende e i precari vengono licenziati dalla sera alla mattina.

Ora il Governo e le banche, la finanza e la Borsa, affermano che la crisi è finita e la ripresa è vicina. NON È VERO. La realtà è che aumentano le fabbriche a rischio di chiusura, si concentrano le produzioni e si chiudono gli stabilimenti, di nuovo si vuole delocalizzare. Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici proprio ora rischiano il posto.

La Fiom ha chiesto alla Federmeccanica di aprire subito un tavolo sulla crisi che abbia lo scopo di bloccare i licenziamenti e di fermare la chiusura delle fabbriche, per preparare davvero la ripresa produttiva. Gli industriali metalmeccanici hanno respinto questa richiesta, rivendicando invece il diritto a licenziare, come mezzo per affrontare in ultima istanza la caduta della produzione. COSI’ TANTE LAVORATRICI E LAVORATORI RISCHIANO DI TROVARSI IN MEZZO ALLA STRADA E LA RIPRESA RISCHIA DI ESSERE ANCORA PIU’ LONTANA.

La Federmeccanica evidentemente preferisce fare accordi separati che distruggono il contratto nazionale e la democrazia sindacale, piuttosto che impegnarsi davvero per affrontare la crisi e salvare il lavoro con investimenti in tecnologia e ricerca.

Bisogna fermare l’attacco all’occupazione e la distruzione del patrimonio industriale e per questo la Fiom rivendica:

    •il blocco dei licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori stabili e precari;

    •il blocco delle delocalizzazioni e delle chiusure degli stabilimenti;

    •l’aumento della Cassa integrazione e la sua estensione a tutte e tutti i lavoratori delle aziende in crisi, anche ai precari.

In tante fabbriche oggi si lotta per il lavoro. La Fiom sostiene le diverse forme di lotta decise dalle lavoratrici e i lavoratori. Ora è il momento di farci sentire tutte e tutti assieme.

Fermiamo ora l’attacco all’occupazione e ai diritti

Vogliamo lavoro e non accordi separati

Il 9 ottobre i metalmeccanici scioperano 8 ore in tutta Italia e manifestano per fermare i licenziamenti e la chiusura delle fabbriche, difendere il contratto nazionale e la democrazia

venerdì 11 settembre 2009

Metalmeccanici: scontro sull'accordo separato

L’atteggiamento della Federmeccanica ha smascherato le chiacchiere confindustriali che, in questi giorni, hanno presentato una nuova disponibilità degli industriali. Essa in realtà non esiste. Al tavolo dei metalmeccanici la Federmeccanica ha ignorato la proposta della Fiom di sospendere l’applicazione dell’accordo separato sul sistema contrattuale, di fare un accordo ponte sul salario che tenga conto di tutte le piattaforme presentate e di cominciare a discutere del blocco dei licenziamenti e sulla crisi. La Federmeccanica ha semplicemente cominciato a trattare sulla piattaforma separata di Fim e Uilm, che non ha il consenso della maggioranza dei lavoratori metalmeccanici, riservandosi una risposta sulla proposta della Fiom e respingendone allo stesso tempo la piattaforma.”“Così si chiarisce, nella maniera più semplice e brutale, che gli industriali non sono disponibili ad alcuna mediazione e che perseguono la pura imposizione dell’accordo separato. Con i metalmeccanici quindi finiscono le illusioni di una ripresa a breve di dialogo tra tutti i sindacati e la Confindustria. Consideriamo importante, nella sua gravità, questo elemento di chiarezza. Con la vertenza dei metalmeccanici e con le decisioni che prenderà la Fiom, comincia la lotta contro l’accordo separato e contro la gestione confindustriale della crisi. La decisione di Fim e Uilm di ignorare la proposta della Fiom e di trattare sulla loro piattaforma minoritaria ripropone poi con forza la centralità della democrazia sindacale, che dopo l’accordo separato viene negata nei suoi fondamenti. Adesso per tutta la Cgil c’è una sola cosa da fare: organizzare e generalizzare il conflitto.”

Giorgio Cremaschi

giovedì 10 settembre 2009

Ccnl. Gianni Rinaldini, commenta il secondo incontro tra sindacati e Federmeccanica

Secondo incontro della trattativa relativa al contratto dei metalmeccanici

Il Segretario generale della Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione ai giornalisti presenti in Confindustria per il secondo incontro della trattativa relativa al contratto dei metalmeccanici.

“A fronte della situazione di crisi economica che il Paese sta attraversando, abbiamo presentato una proposta relativa a come procedere con la trattativa. In sostanza, abbiamo proposto di aprire un confronto con all’ordine del giorno il blocco dei licenziamenti e lo sviluppo della struttura industriale del nostro Paese. Abbiamo proposto, inoltre, di avanzare una richiesta congiunta delle parti sociali al Governo per l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori. Abbiamo anche proposto una soluzione transitoria di accordo economico, relativa al Contratto nazionale, con una richiesta congiunta al Governo di defiscalizzazione degli aumenti definiti dal Contratto stesso. Tutto ciò conseguente alla proposta di sospendere l’applicazione del sistema di regole definito negli accordi separati sul sistema contrattuale, ferme restando le posizioni delle parti, per operare per la definizione di un nuovo sistema di regole alla scadenza del secondo biennio contrattuale. Siamo in attesa di una risposta da parte di Federmeccanica. Rilevo che la stessa Federmeccanica, dopo aver dichiarato che la piattaforma della Fiom non costituisce per l’associazione delle imprese una base di confronto, ha scelto di proseguire la trattativa sulla piattaforma presentata da Fim e Uilm. Abbiamo quindi abbandonato il tavolo perché non partecipiamo al negoziato sulla piattaforma presentata dalle altre organizzazioni. Abbiamo comunque lasciato al tavolo, come osservatore, un componente della nostra Segreteria nazionale.”
“La Federmeccanica ha detto che ci darà una risposta relativa alla nostra proposta odierna, ma giudichiamo un fatto grave la sua scelta di trattare solo sulla piattaforma delle altre organizzazioni. Lunedì 14 settembre il Comitato centrale della Fiom si riunirà per decidere quali iniziative di lotta assumere in risposta alle scelte di Federmeccanica.

giovedì 3 settembre 2009

Fincantieri. Sospeso per 2 giorni un delegato. Un atto contro le Rsu e la Fiom

La Fincantieri ha colpito con un grave provvedimento disciplinare (2 giorni di sospensione) Riccardo Zolia, Rsu di Palazzo Marineria a Trieste. Il provvedimento dell’azienda è basato sull’accusa inconsistente di aver offeso un dirigente aziendale durante un colloquio. In realtà il delegato sindacale della Fiom, nel normale esercizio delle sue funzioni di rappresentanza, stava discutendo dello stato della professionalità e dello stato di lavoro negli uffici della Fincantieri a Trieste. Al provvedimento disciplinare è seguita una querela da parte del funzionario aziendale che si è sentito offeso. Si tratta di un’inaccettabile atto di rappresaglia antisindacale e di un atto di intimidazione nei confronti delle Rsu e della Fiom. Il provvedimento disciplinare dell’azienda colpisce un lavoratore di professionalità e rigore comportamentale ineccepibili, un rappresentante eletto dai lavoratori e un dirigente sindacale di comprovata esperienza. La vicenda non ha precedenti: per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali in Fincantieri un provvedimento disciplinare sanziona un Rappresentante sindacale nell’esercizio delle sue funzioni. Per queste ragioni la segreteria nazionale della Fiom e il coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri giudicano specialmente grave e inaccettabile il provvedimento dell’azienda, che rappresenta un’evidente rivalsa per la conclusione della vertenza di gruppo e che ha il solo effetto di deteriorare e inasprire il clima aziendale.