lunedì 18 maggio 2009

Io vado in piazza con i lavoratori Fincantieri!!

Fim e Uilm, il 1° aprile 2009 in Fincantieri hanno deciso di sottoscrivere un accordo separato nella vertenza per l’integrativo di Gruppo. La Fiom nazionale e il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri giudicano tale scelta un grave attacco ai diritti dei lavoratori e alla democrazia sindacale. Ciò per due motivi:

1. L’accordo impone un aumento del 20% della produttività del lavoro come condizione per ottenere un (bassissimo) aumento salariale. Vengono introdotte discriminazioni salariali e una gestione unilaterale delle retribuzioni, tesa a contrapporre tra loro le principali figure professionali e gerarchiche dell’azienda. Nello stesso tempo, l’accordo non affronta la materia degli appalti e della precarietà del lavoro e definisce posizioni negative, peggiorative del Testo Unico, sulla salute e sulla sicurezza del lavoro.

2. Di fronte alla richiesta della Fiom di proseguire la trattativa, l’azienda con Fim e Uilm ha deciso di considerare chiuso il negoziato. Fim e Uilm si sono poi assunte la responsabilità di respingere la richiesta della Fiom di effettuare un referendum vincolante sulla proposta dell’azienda.

Manifestazione Nazionale della Cantieristica a Trieste

22 maggio 2009
Ore 9.00 piazza Libertà

Partecipare alla manifestazione della cantieristica è importante per tutti i lavoratori e non soltanto per gli occupati del gruppo Fincantieri, perché è in gioco la democrazia sui luoghi di lavoro.
La FIM e la UILM hanno accettato e siglato il nuovo contratto senza consultare i lavoratori. Pertanto, invitiamo tutti i colleghi di Insiel che hanno la sensibilità di capire la grave mancanza di democrazia sul lavoro, a raggiungerci in corteo. (Utilizzando permessi personali)

Oggi è successo alla Fincantieri
domani potrebbe capitare anche a NOI.

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
Bertolt Brecht

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