giovedì 27 novembre 2008

IL LIBRO VERDE approvato DAL GOVERNO:

14 BUONI motivi per aderire allo sciopero generale della cgil di venerdì 12 dicembre.

Ecco i provvedimenti, che assieme alla riforma sui contratti, sconvolgeranno a breve il mondo del lavoro dipendente.

1. Detassazione degli straordinari Legge 126/24 luglio 2008
La bufala della detassazione penalizza i lavoratori part- time a basso reddito, rafforza il salario discrezionale e aumenta le disuguaglianze salariali. Inoltre un lavoratore per guadagnare 35 euro in più al mese sarà costretto a fare almeno 50 ore straordinarie.

2. Deregolamentazione del mercato del lavoro legge 133 del 5 agosto 2008
Nel decreto legge 112 del 25 giugno 2008, convertito in legge 133 il 5 agosto 2008, sono contenute molte norme di peggioramento delle condizioni di lavoro, di deregolamentazione dei contratti nazionali, di aumento della precarietà, di alleggerimento di controlli e obblighi per le imprese, di forte indebolimento dell’attività ispettiva e quindi delle politiche di contrasto del lavoro nero e irregolare, e di tutela della salute e sicurezza del lavoro.

3. Viene ripristinato per tutti i settori il lavoro a chiamata.

4. Il lavoro a tempo determinato è reso possibile anche per “l’ordinaria attività dell’impresa”, puntando quindi a una sorta di equivalenza con il “normale” rapporto di lavoro a tempo indeterminato; viene introdotto il principio della derogabilità in peggio rispetto al CCNL attraverso la contrattazione aziendale e territoriale.
Al momento della trasformazione in legge è stato inserita la clausola scandalosa e anticostituzionale che cancella per i procedimenti già in corso (leggi Poste e Alitalia) il diritto alla reintegra nel posto di lavoro per quei lavoratori di cui il giudice rilevi la nullità della interruzione del rapporto di lavoro, cioè quando si è rilevata la sussistenza di un falso contratto a termine, sostituendolo con un risarcimento economico.

5. Viene generalizzato il lavoro accessorio, ovvero quello temporaneo, retribuito al di fuori di qualsiasi contratto, tramite un Voucher o Buono prepagato, infatti viene allargata la platea dei soggetti che possono ricorrervi estendendolo a tutte le attività stagionali e non ponendo limiti per la sua durata.

6. Si peggiora l’apprendistato, riportando la possibilità di svolgere la formazione tutta interna all’azienda tramite accordo sindacale aziendale e/o con gli enti bilaterali, e quindi abrogando tutte le norme che prevedevano un controllo pubblico sulla qualità e sul reale svolgimento della formazione, ma anche tutti gli standard minimi.

7. Si cancella la legge che tutela le dimissioni volontarie, per contrastare la pratica delle “dimissioni in bianco”, legge fortemente voluta dalle donne che sono le più colpite da questa pratica illegittima e ricattatoria, molto più diffusa di quanto il governo e confindustria ci vogliono far credere. Questa legge non comportava spese per lo Stato, quindi la sua soppressione è puramente ideologica all’insegna della “ semplificazione” ovvero della più completa libertà per i padroni nella gestione dei rapporti di lavoro.

8. Si determinano modifiche in peggio della disciplina del lavoro notturno ( è considerato lavoratore notturno solo chi lavora di notte per più di tre ore continuative), il riposo settimanale ( viene calcolato sulla base di 14 gg) e giornaliero ( la reperibilità non interrompe le 11 ore di riposo obbligatorie ), viene abrogato l’obbligo per le imprese a comunicare alle Direzioni provinciali del Lavoro l’effettuazione del lavoro straordinario eccedente le 48 ore settimanali e il lavoro notturno per tutte le aziende non organizzate strutturalmente su turni.

9. Vengono abrogati libro matricola e libro paga, sostituiti da un nuovo LIBRO UNICO DEL LAVORO in cui i lavoratori vengono iscritti entro il giorno 16 del mese successivo, vanificando in questo modo l’attività ispettiva. Infatti i libri aziendali possono anche non essere tenuti presso il luogo di lavoro, bensì presso la sede del consulente aziendale, che ha altri 15 gg di tempo per consegnarli all’ispettore, nel caso di richiesta dello stesso. Le sanzioni relative al non corretto mantenimento dei libri aziendali sia per il datore di lavoro che per i consulenti diventano irrisorie, così come quelle per la non presentazione entro i tempi previsti.

10. La copia delle pagine del libro unico, inerenti il singolo rapporto di lavoro, mensilmente possono sostituire la busta paga del lavoratore, senza che il padrone sia obbligato a registrare le presenze e gli orari effettivamente svolti, quindi con un pesante indebolimento della possibilità da parte del singolo lavoratore di poter verificare e controllare le proprie competenze economiche ( indennità turni e reperibilità, pagamento straordinari , trattenute per ritardi, malattie e permessi non retribuiti e quant’altro collegato alla presenza), incidendo negativamente sul diritto dei lavoratori di recuperare attraverso le vertenze tutto ciò che gli è dovuto.

11. viene abrogata la sanzione per il datore di lavoro se i lavoratori non sono dotati del tesserino di riconoscimento, mentre rimane quella per i lavoratori che non lo esibiscono.

12. Si depotenziano e si abrogano le misure più significative del recente Testo Unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, diminuendone le sanzioni e depotenziando la natura pubblica dei controlli.

13. Sterilizzazione del processo del lavoro e mani legate per i giudici del lavoro Disegno di legge 1441 quater

Gravi sono le limitazioni poste all’ intervento del giudice del Lavoro in tema di controversie individuali relative all’instaurazione del rapporto di lavoro, esercizio dei poteri datoriali, trasferimento d’azienda e recesso, licenziamento, qualificazione dei rapporti di lavoro. Infatti - secondo questo pessimo disegno di legge di chiara ispirazione anticostituzionale- il giudice si deve limitare all’accertamento del presupposto di legittimità, e deve invece astenersi dal valutare condizioni connesse con l’organizzazione del lavoro e della produzione, sempre per salvaguardare il principio della libertà d’impresa.

Gli effetti di tale norma su tutte le azioni legali tese alla trasformazione di contratti precari ( a tempo determinato o atipici che siano) in contratti a tempo indeterminato è di facile intuizione, così come per tutte le cause che vogliono risalire alle responsabilità dei padroni in caso di incidenti sul lavoro!
Inoltre, in materia di qualificazione dei rapporti di lavoro, viene fatto divieto al giudice di discostarsi dalle valutazioni espresse dalle parti in sede di certificazione dei contratti di lavoro ( sempre gli enti bilaterali!), inserendo un principio di palese incostituzionalità per cui ciò che viene definito in sede di collegio di certificazione, supera ed ha un valore cogente superiore alla legge, determinando una obbiettiva disparità di diritto e di trattamento tra lavoratori con rapporti certificati e non. Per non parlare dell’incostituzionalità di norme lavorative che delimitano gli ambiti e le materie in cui il giudice può esercitare la funzione giudicante oltre che le procedure delle stesse.

14. Attacco all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori: in materia di giusta causa di licenziamento si prevede che i contratti individuali, stipulati con l’assistenza o la consulenza delle commissioni di certificazione possano essere previste clausole diverse da quelle stabilite dalla legge 300 e dai contratti collettivi. E che il giudice deve attenersi a queste per valutare la legittimità del licenziamento . Gli effetti di questa norma avrebbero un effetto devastante sulla tutela del licenziamento perché si affermerebbe una pratica di completo aggiramento dell’art. 18 attraverso la stipula di contratti individuali, fortemente vessatori a cui i lavoratori potrebbero consentire pur di essere assunti.

Inoltre con L’Impugnativa del licenziamento si prevede la decadenza diritto ad impugnare il licenziamento dopo 120 giorni, termine che viene applicato anche per i casi di nullità del licenziamento, e di licenziamento inefficace, di recesso del committente nel caso di collaborazioni, così come nei licenziamenti che implicano la risoluzione di questioni inerenti alla qualificazione del rapporto di lavoro o la legittimità del termine apposto al contratto.
Norma fortemente ricattatoria specie nei confronti di tutti quei lavoratori a termine, che prima di muovere azione legale nei confronti del padrone aspettano a vedere se verranno richiamati per un successivo contratto precario.


IL 12 DICEMBRE SAREMO in piazza PER FERMARE QUESTI PROVVEDIMENTI!
E tu?

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